Venerdì, 10 Agosto 2012.
Con l’afa cresce il consumo e non esiste luogo dove non ci siano contenitori di alluminio delle bevande gettati in terra. Nei luoghi turistici le multinazionali distribuiscono migliaia e migliaia di campioni gratis per incentivarne l’acquisto, ma chi paga i costi dell’inquinamento e lo sperpero della preziosa materia prima? S’introduca un’ecotassa o “tassa della salute” per disincentivarne il consumo e per ridurre i costi sociali per lo smaltimento ed il riciclo