4° dose di vaccino anti Covid per gli studenti di infermieristica: dopo la segnalazione dello “Sportello dei Diritti” il Garante privacy apre istruttoria su Asl Lecce
Dettagli della notizia
Lo scorso 25 maggio lo “Sportello dei Diritti” aveva segnalato pubblicamente quanto sta accadendo ad alcuni studenti del corso di laurea in infermieristica all’Università del Salento che sono stati fermati dal medico competente dell’ASL Lecce poiché non si sono sottoposti alla 4° dose (booster) di vaccino AntiCovid – 19.
Oggi a distanza di pochi giorni arriva la clamorosa notizia dell’apertura di un’istruttoria dal Garante Privacy che scaturisce proprio dalla nostra pubblica segnalazione.
Il comunicato in questione è stato pubblicato sul sito dell’Autority in data odierna ed è consultabile al seguente link Covid: Garante privacy apre istruttoria su tirocinio vietato in Asl Puglia - Garante Privacy
Secondo quanto si legge “Il Garante per la protezione dei dati personali ha aperto un’istruttoria dopo la notizia del mancato accesso in ospedale di alcuni tirocinanti, perché sprovvisti della quarta dose del vaccino anti-Covid.
Secondo un articolo di stampa, gli studenti del corso di laurea in infermieristica all’Università del Salento che non si sono sottoposti alla quarta somministrazione vaccinale Sars-Cov-2 non avrebbero potuto svolgere il tirocinio, obbligatorio, nella struttura ospedaliera.
La Asl di Lecce avrebbe motivato il rifiuto sulla base di una legge regionale che disciplina l’obbligo di vaccinazione degli operatori sanitari.
L’Azienda sanitaria locale ha 15 giorni di tempo per comunicare al Garante finalità e base giuridica che consentirebbero di trattare il dato personale relativo alla ricezione della quarta dose del vaccino come condizione per svolgere l’attività di tirocinio. Nella richiesta di informazioni l’Autorità ricorda che dal 1° novembre 2022 non è più previsto il requisito della vaccinazione Covid per gli esercenti le professioni sanitarie e gli operatori di interesse sanitario.”Gli esperti della nostra associazione - rileva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” avevano espresso le loro perplessità in merito alla regolarità della prassi adottata dall’ASL che oltre a presentare discutibili profili di legittimità ha interrotto bruscamente i sogni di diversi studenti che si sono visti bloccare da una scelta burocratica che stava per diventare oggetto di ricorso giudiziario. Ora arriva anche l’avvio del procedimento dell’importante autorità nazionale.