A Gand in Belgio si sperimenta sull'uomo il trattamento anti-Covid con anticorpi derivati dal lama.
È stato osservato, nei test di laboratorio, che la molecola protegge gli animali dall'infezione legandosi alle proteine "spinose" del coronavirus. La biotecnologia di Gand ExeVir ha avviato studi clinici sull'uomo del suo anticorpo derivato dal lama che sta sviluppando per il trattamento e la prevenzione delle infezioni da Covid-19
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Questo studio clinico di fase 1 mira a valutare la sicurezza e l'azione sul corpo dell'anticorpo XVR-011, somministrato per via endovenosa in soggetti sani. Come parte di questa analisi sequenziale, tre dosi progressive di questo anticorpo saranno testate su un massimo di tre gruppi di dieci soggetti adulti sani. Dominique Tersago, direttore medico di ExeVir Bio, parla di una "grande svolta" per l'azienda. "XVR-011 ha recentemente dimostrato di neutralizzare la variante Delta, così come tutte le attuali varianti Covid-19 che sono problematiche", aggiunge. "Siamo entusiasti di portare la terapia monodose nella clinica per i pazienti con coronavirus". La molecola XVR-011 è stata sviluppata dai ricercatori del Vlaams Instituut voor Biotechnologie (VIB) dell'Università di Gand, guidati dai professori Xavier Saelens e Nico Callewaert. L'anticorpo in questione è stato isolato dal sangue del lama "Inverno". È stato osservato, nei test di laboratorio, che la molecola protegge gli animali dall'infezione legandosi alle proteine "spinose" del coronavirus. L'azienda biofarmaceutica internazionale UCB, con sede in Belgio, ha partecipato alla progettazione e all'ottimizzazione delle proprietà terapeutiche di XVR-011 e ha prodotto l'anticorpo su larga scala per la sperimentazione clinica. Il lavoro, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è ora in fase di revisione ed è stato recentemente prepubblicato in BioRxiv, un archivio online gratuito di articoli in versione preprint, dedicato alla biologia e alle scienze della vita.