Ambientalisti della Malesia scoprono la tartaruga con due teste

Il ritrovamento è avvenuto lunedì in un nido insieme a più di 90 altre tartarughe verdi appena nate. È morta dopo tre giorni senza una ragione apparente.

Ambientalisti della Malesia scoprono la tartaruga con due teste

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Lunedì sull'isola di Mabul, al largo della zona malese del Borneo, in Malaysia, è stata scoperta una tartaruga nata con due teste. La scoperta è avvenuta, in un nido insieme a più di 90 altre tartarughe verdi appena schiuse. È morta mercoledì sera senza una ragione apparente ma ha attirato l'attenzione della comunità dei ricercatori. Lo ha segnalato David McCann, biologo marino e responsabile della conservazione per il gruppo SJ Seas, responsabile del sito di nidificazione. Lo scienziato ha raccontato che la creatura era "incantevole". La testuggine era in grado di coordinare i movimenti per camminare e nuotare, ha detto in una dichiarazione. Il presidente di Sj Seas, Mohamad Khairuddin Riman, conferma l'eccezionalita' del caso: "Abbiamo liberato in totale circa 13 mila cuccioli dal vivaio e non ho mai visto nulla di simile prima". Sebbene sia un fatto raro, non è la prima volta che viene trovata una tartaruga a due teste. La nascita di tartarughe bicefale, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è un evento che si ripete con una certa frequenza. Nel 2013, allo zoo di San Antonio, in Texas, era nata una tartaruga con due teste ed era stata battezzata Thelma e Louise, in onore del celebre duo del grande schermo. L’ultimo caso conosciuto, invece, risale al 2014: in Cina una tartaruga bicefala è nata nella casa di un privato. Sebbene non siano stati attestati animali tanto longevi, al Museo di Storia Naturale di Ginevra, Janus, la tartaruga bicefala più longeva al mondo, ha spento 22 candeline. Nata nel 1997, la tartaruga è stata così battezzata in onore della divinità romana Giano, dotata appunto di due volti e dunque in grado di vedere, sia il futuro, che il passato. Eppure, in Natura questa tartaruga avrebbe avuto ben poche possibilità di sopravvivenza. A causa della sua malformazione, Janus deve seguire una dieta particolare e ricca di vitamina D, utile per il mantenimento di un buono stato di salute del carapace. Anche nuotare, per questa tartaruga bicefala, è un’impresa ardua.

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