Ambiente: dai NO TAV ai NO TAP, il Salento contro il mega-gasdotto

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Il comitato NO TAP riunitosi in data 26-02-2012, nell’esaminare gli ultimi eventi, apprende con grande soddisfazione l’impegno degli amministratori di Melendugno a ricacciare l’ipotesi del gasdotto, soprattutto dopo la cattiva accoglienza della popolazione locale nei confronti dei delegati Tap nell’incontro del 17 u.s.
Si apprende anche con grande piacere la richiesta in Vernole, comune limitrofo, da parte del gruppo consiliare “Il comune che vogliamo”, di un consiglio monotematico urgentissimo, per respingere anche qui le velleità tappiste.
Il comitato oltre ad aver espresso la volontà di organizzare un incontro con i cittadini locali, onde spiegare le motivazioni del no, ha in programma una libera manifestazione popolare sul luogo di approdo del megagasdotto, ovvero in S.Foca.
Organizzerà una relativa petizione popolare onde far conoscere il parere della gente salentina.
Inoltre nel far presente l’inattendibilità delle dichiarazioni dei rappresentanti Tap in merito alla VAS(Valutazione ambientale strategica) perché oltremodo lacunosa e generica sia riguardo ai rischi ambientali, agli studi geologici ed all’impatto sul territorio, sia in materia di monitoraggio degli effetti ambientali e di informazione e consultazione del pubblico e dei vari attori del processo decisionale, non avendo ottemperato con metodo come previsto dalla direttiva Europea(2001/42/CE), esprime la netta opposizione alla realizzazione del gasdotto in questione.
Rammentando altresì la forte vocazione turistica di S.Foca,luogo di eccellenza dal punto di vista naturistico, culturale, storico ed archeologico e che è un crimine far subire a questa località una tale ferita che và aldilà di un qualsiasi impatto ambientale, visto anche le ultime rilevazioni marine della stessa Tap , dalle quali si appura che sul fondale sussistono grandi estensioni di alga oceanica come nelle zone protette SIC e di pregio Natura 2000, si esprime l’auspicio che la scelta di approdo se proprio necessaria per l’economia nazionale avvenga in area più consona come avviene normalmente per opere industriali pesanti e di questa portata.
Inoltre ci si esprime l’augurio che vi sia nell’immediato l’interessamento della politica a più alti livelli, soprattutto quello regionale nella persona dell’Ass. all’Ambiente dr.Nicastro, nel quale si ripongono molte speranze in merito.
 

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