Antonio Caprarica presenta il libro: "La fine dell'Inghilterra" - Sperling & Kupfer
Venerdì 2 agosto 2024 ex Hotel La Perla via Lungomare n 62 a Casalabate ore 20:00
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Sembrano ormai lontani i tempi della Cool Britannia, quegli anni «ruggenti» a cavallo tra il XX e il XXI secolo in cui la stella di Londra brillava più che mai, rappresentando nell'immaginario collettivo un faro a cui guardare per capire dove stesse andando il mondo. Dalla musica delle Spice Girls all'arte di Damien Hirst, dal fenomeno David Beckham alla moda di Alexander McQueen e Vivienne Westwood fino al cinema di Danny Boyle, c'è stata un'epoca in cui la Gran Bretagna era il centro nevralgico di tendenze e rivoluzioni, all'avanguardia in tutti i campi, anche in quello politico, con l'elezione del suo nuovo, giovane primo ministro, Tony Blair. Ma oggi, quasi trent'anni dopo, cos'è rimasto di quel Paese delle meraviglie? Tra la Brexit e la clamorosa uscita dall'Unione europea, la crisi economica, la morte di Elisabetta, lo sfaldamento della famiglia reale e le gravi malattie che hanno colpito il nuovo re e la futura regina, un premier da dimenticare a cui sono seguiti altri dei quali a malapena si ricorda il nome, la luce del Regno Unito sembra farsi sempre più fioca. E allora chi meglio di Antonio Caprarica, narratore e testimone privilegiato che da anni «spiega» la società britannica agli italiani, può aiutarci a comprendere le cause del declino e le prospettive di una nazione che, nonostante appaia sempre più distante, continuiamo a guardare con affetto? In questo nuovo saggio, il giornalista passa dal racconto delle ultime vicende della monarchia alla più stretta attualità e, con lo stile pungente che lo contraddistingue, fa chiarezza una volta per tutte sulle tappe che hanno segnato il tramonto di un impero.
ANTONIO CAPRARICA
È stato per quasi quindici anni corrispondente della Rai da Londra. La conoscenza della società britannica si unisce alla vasta esperienza internazionale con reportage televisivi dall’estero: inviato di guerra per la Rai in Afghanistan e Iraq, poi corrispondente da Gerusalemme, Il Cairo, Mosca, Parigi. Ha lavorato per l’Unità, Epoca e Paese Sera. È stato direttore dei Giornali Radio Rai e Radio 1. Ha ricevuto i più prestigiosi premi di giornalismo. È autore di saggi e romanzi.