Attenzione agli squilli dall’estero da numeri non esteri conosciuti.
L’allarme della Polizia Postale: non richiamare. Lo “Sportello dei Diritti”: la gran parte delle chiamate da prefissi + 216 (Tunisia) e + 44 (Gran Bretagna). Addebiti fino ad un euro e 50 al secondo
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La Polizia Postale ha lanciato un nuovo allarme per un incremento di segnalazioni e denunce per una nuova truffa telefonica che viene effettuata in un modo alquanto subdolo ma, purtroppo, anche efficace per gli interessi di questi malintenzionati. In questi giorni di clausura forzata, infatti, a decine sarebbero stati coloro che sono stati truffati a seguito di squilli di chiamate che provengono da numeri esteri non conosciuti e che, se richiamati, avrebbero portato salassi in bolletta o a scaricare il credito telefonico dello sfortunato utente. Con un semplice post sulla pagina Facebook “Commissariato di PS On Line – Italia”, e con un articolo riportato dall’edizione della “Cronaca Umbria” de “Il Messaggero” la Polizia Postale ha segnalato il pericolo e il semplicissimo consiglio di non richiamare questi numeri: “ATTENZIONE AGLI SQUILLI SENZA RISPOSTA PROVENIENTI DA NUMERI ESTERI. SE RICHIAMATI POTREBBERO RISERVARE BRUTTE SORPRESE SULLA BOLLETTA O SULLA RICARICA TELEFONICA”. Sembrerebbe che la gran parte delle chiamate o meglio degli squilli truffaldini verrebbero dai prefissi + 216 (Tunisia) e + 44 (Gran Bretagna), rileva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”. Ovviamente è sufficiente non richiamare per evitare la spiacevole sorpresa di vedersi scalato il credito o un pesante addebito in bolletta. Nel caso siate comunque incappati nella frode potrete rivolgervi agli esperti della nostra associazione tramite i nostri contatti email info@sportellodeidiritti.org o segnalazioni@sportellodeidiritti.org per valutare immediatamente tutte le soluzioni del caso per evitare pregiudizi.