Automobilisti siete avvisati: al via i servizi di pattugliamento congiunti al confine italo-svizzero
La prima multa 'transfrontaliera' ad un camionista lussemburghese. Non aveva rispettato i tempi di guida e di riposo
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Dal 18 settembre sono attivi lungo la fascia di confine italo-svizzera i servizi di pattuglia congiunti da parte del V Reparto Gendarmeria della Polizia cantonale e del Compartimento della Polizia stradale per la Lombardia. Il primo ad essere fermato dalla pattuglia mista, riferiscono i media lariani, è un camionista lussemburghese che non aveva rispettato i tempi di guida e di riposo. L'uomo è stato fermato ieri e accompagnato nell’area di servizio di Coldrerio e ha rimediato una multa 'transfrontaliera'. Questi servizi, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, si inseriscono nell'ambito dell'Accordo sulla cooperazione di polizia e doganale tra il Consiglio Federale e il Governo della Repubblica Italiana firmato il 14 ottobre 2013, ai fini del rafforzamento della cooperazione volta a salvaguardare la sicurezza pubblica nelle zone di frontiera comune. I pattugliamenti misti e i posti di controllo congiunti si potranno svolgere sulla rete autostradale nell'area compresa tra la barriera di Como Grandate e lo svincolo di Mendrisio, secondo quanto previsto dall'Intesa per i servizi congiunti sulla rete autostradale lungo la comune fascia confinaria tra Svizzera e Italia, e il relativo vademecum, firmato il 30 gennaio 2019 a Roma dalla Polizia del Canton Ticino e dal Servizio per la cooperazione internazionale di polizia della Repubblica italiana. I servizi comprenderanno in particolare compiti di controllo e prevenzione nell'ambito del traffico pesante, nonché interventi di primo soccorso in caso d'incidenti della circolazione stradale. Durante l’esecuzione di tali servizi gli agenti di una parte operanti sul territorio dell’altra parte sono di ausilio agli agenti di quest’ultimo con compiti di assistenza, osservazione e informazione e non possono eseguire autonomamente misure di polizia. Gli agenti, 15 svizzeri e 15 italiani, hanno tenuto una formazione lo scorso giugno, in Ticino, con l’obiettivo principale di conoscere i rispettivi sistemi strutturali e organizzativi. Automobilisti siete avvisati.