Autovelox. Più trasparenza nelle rilevazioni. Il ministero dei Trasporti chiarisce: le postazioni fisse devono essere ben visibili e muniti di apposita segnaletica
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La battaglia dello “Sportello dei Diritti”, per una maggiore trasparenza nelle rilevazione delle infrazioni al codice della strada a mezzo di strumentazioni elettroniche segna un altro punto a favore con il parere del 30 marzo scorso del Ministero dei Trasporti.
Secondo la circolare, infatti, gli armadietti posti sui margini delle carreggiate che nei quali risultano alloggiati autovelox in postazione fissa devono essere ben visibili e muniti di apposita segnaletica sulla parte superiore del box.
Per Giovanni D’Agata, componente del Dipartimento Tematico Nazionale “Tutela del Consumatore” di Italia dei Valori e fondatore dello “Sportello dei Diritti”, che da anni ripete come tali strumenti siano troppo spesso utilizzati per “far cassa” piuttosto che per esclusive finalità di sicurezza stradale, tale indicazione fornita dal Ministero dovrebbe aprire gli occhi a tutte quelle pubbliche amministrazioni che si ostinano a perseverare nell’effettuare rilevazioni illegittime che ricadono sugli automobilisti e proprietari di autovetture, ma soprattutto le Prefetture, che nonostante le raccomandazioni in tal senso, proseguono col rigetto dei ricorsi amministrativi quand’anche le verbalizzazioni delle infrazioni risultassero palesemente invalide, come nei casi individuati dalla circolare in questione.