Aviaria, alcuni paesi europei vietano da oggi l'importazione di pollame e uova dal Regno Unito. Lo "Sportello dei Diritti": le autorità sanitarie monitorino la situazione
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Il pericoloso virus dell'influenza aviaria H5N8 è stato scoperto di nuovo in pollame, in una fattoria nel nord-ovest del Regno Unito. L'USAV, ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria svizzero, ha vietato da oggi fino a nuovo avviso l'importazione di pollame e uova da quel Paese. In concreto si tratta di carni di pollame e uova da tavola non trattati termicamente, pollame vivo, pollastre, pulcini di un giorno e uova da cova. Con questa misura l'USAV si prefigge di evitare l'introduzione dell'influenza aviaria in Svizzera. Finora, non è chiaro chiaro se il virus è arrivato in Europa attraverso uccelli selvatici, mangimi o commercio di pollame. La FLI aveva raccomandato oltre il divieto di trasporto, avevano deciso di imporre il confinamento del pollame. Ad oggi non si conoscono persone infettate dal sottotipo H5N8 mentre il rischio per la salute pubblica è "molto basso".
In situazioni del genere, rileva Giovanni D'Agata presidente dello “Sportello dei Diritti” è comunque sempre utile che le autorità sanitarie a livello europeo e nazionale monitorino la situazione per evitare il diffondersi di contagi, che nel caso dell'influenza aviaria nel gran parte dei casi non riguardano l'uomo ma possono causare ingenti danni alla filiera alimentare.