Batterie al litio MacBook Pro di Apple: no in aereo negli USA
La FAA (ente dell'aviazione civile USA) ha comunicato che l'Apple MacBook Pro richiamato per la batteria non sarà accettato sui voli. Lo "Sportello dei Diritti": e in UE ed Italia?
Dettagli della notizia
E' recente la notizia che "Apple", il colosso americano delle nuove tecnologie, ha deciso di richiamare diversi prodotti MacBook Pro da 15 pollici realizzati tra il 2015 e il 2017 a causa di un problema di surriscaldamento dovuto alla batteria. La conseguenza è che gli utenti interessati dal richiamo dovrebbero beneficiare di una sostituzione della batteria in un Apple Store o in un Centro certificato Apple. Ma la questione non finisce qui e rimbalza direttamente dagli USA, dove per evitare qualsiasi rischio, la Federal Aviation Administration (FAA) - l'ente responsabile delle normative dell'aviazione civile negli Stati Uniti - ha emesso un divieto di portare a bordo o nella stiva degli aerei le batterie agli ioni di litio in questione. La FAA è a conoscenza delle batterie richiamate utilizzate in alcuni laptop Apple MacBook Pro: "All'inizio di luglio, abbiamo avvisato le compagnie aeree del richiamo e abbiamo informato il pubblico. Abbiamo impartito istruzioni per continuare a seguire le istruzioni di richiamo delineate nell'avviso di sicurezza FAA per operatori (SAFO) 16011 del 2016". In altre parole, questa è una procedura di routine che ricorda le restrizioni già imposte a suo tempo al Samsung Galaxy Note 7. La preoccupazione è che non sarà facile per i regolatori sapere a colpo d'occhio quali sono i MacBook Pro da 15 pollici che sono interessati da queste sostituzioni della batteria. Secondo Bloomberg "non è chiaro quali sforzi verranno fatti, se del caso, negli aeroporti statunitensi ". Apparentemente, saranno fatti annunci orali al gate e prima del decollo. Si potrebbe ipotizzare che i funzionari di sicurezza conosceranno i numeri di serie coinvolti nella sostituzione delle batterie per rilevare i MacBook Pro da vietare, ma è una prassi di difficile realizzazione. In ogni caso, per chiunque intenda viaggiare negli Stati Uniti dall'Italia, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, sarebbe opportuno prendere le precauzioni necessarie ed evitare di portar con sè i MacBook Pro interessati dal richiamo. Tuttavia, appare del tutto singolare che le autority per la regolazione dei trasporti aerei civili europee ed italiane non abbiano ancora deciso di diramare analoghe direttive come ha già fatto la consorella americana. L'interrogativo che rilanciamo, quindi, merita una risposta a partire dalla nostrana ENAV che dovrà chiarire se i rischi comunicati dalla FAA valgono anche per i velivoli che partono o arrivano nei nostri aeroporti e se intende porre analoghe limitazioni al trasporto a bordo degli apparati in questione.