Batterio Listeria, richiamati dai supermercati altri marchi contaminati di salsa tonno e radicchio

Cosa fare per non correre rischi

Batterio Listeria, richiamati dai supermercati altri marchi contaminati di salsa tonno e radicchio

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Arriva ancora un'allerta sul portale del ministero della Salute, dedicato agli avvisi dei prodotti non conformi, a tutela della salute dei consumatori che sta riportando all'attenzione la listeriosi, un'infezione causata da cibo contaminato. Dopo l'epidemia che ha colpito l'Andalusia nel 2019, si torna a parlare di listeriosi negli alimenti. Come comunicato anche dal ministero della Salute, l'attenzione nel nostro Paese resta alta in seguito all'aumento di casi di listeriosi alimentare correlati alla contaminazione di alimenti di largo consumo. Si contato, infatti, nel 2022 diversi casi sospetti e decessi. Le analisi condotte dal ministero della Salute hanno rilevato la presenza del batterio responsabile (la Listeria monocytogenes) in alcuni lotti di salsa di tonno e radicchio venduti con i marchi Cucina Nostrana, Fresche Bontà di Pam Panorama e I Freschissimi della catena Alì per la possibile presenza del batterio Listeria monocytogenes. Nel dettaglio i prodotti interessati sono venduti in vaschette da 250 grammi circa della Cucina Nostrana: numero di lotto 23213 e data di scadenza 23/06/2023, Fresche Bontà: numero di lotto 23215 e data di scadenza 25/06/2023 (il richiamo è stato segnalato anche dai supermercati Pam Panorama) e I Freschissimi numeri di lotto 23212 e 23214 e date di scadenza 22/06/2023 e 24/06/2023.salsa tonno radicchio cucina nostrana. Tutti i marchi di salsa richiamata sono stati prodotti dall’azienda Cucina Nostrana Srl Unipersonale nello stabilimento di via Sergio Toniolo 3, a Maerne di Martellago, nella città metropolitana di Venezia (CE IT 2340). In precedenza, il ministero della Salute aveva già diffuso il richiamo di altri due lotti di salsa di tonno e radicchio a marchio Cucina Nostra. A scopo precauzionale, Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, raccomanda di non consumare il prodotto e restituirlo al punto vendita d’acquisto dove sarà rimborsato o al Servizio igiene degli alimenti e nutrizione della ASL locale.

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