Biciclette sempre più nel mirino dei ladri: resta il veicolo numero 1 per furti
Dalla Svizzera si segnala l’aumento di ladri transfrontalieri italiani attratti da quelle elettriche e dalle costose sportive. Non bastano lucchetti e catene. Lo “Sportello dei Diritti”: chi acquista un veicolo rubato rischia una denuncia per ricettazione
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Ancora una volta le biciclette risultano prime per numero di furti tra tutti i veicoli circolanti. Più volte noi dello “Sportello dei Diritti” abbiamo riportato l’attenzione sull’escalation crescente di ladrocini di questo mezzo di locomozione, sempre più usato anche nel Nostro Paese. A darci conferma dell’interesse crescente verso i velocipedi è la Svizzera che segnala, però un record negativo: i furti sono in aumento perchè è mutata la tipologia di biciclette sottratte. In passato i ladri rubavano le bici per spostarsi da un punto all’altro, ora invece, visto l’elevato valore delle biciclette sportive ed elettriche, si è di fronte a un vero e proprio fenomeno finalizzato alla rivendita. Si legge al di là delle Alpi, che la polizia svizzera lo scorso anno è riuscita ad effettuare diversi arresti, in particolare di cittadini italiani, che agivano come pendolari del furto entrando in Ticino con il preciso scopo di rubare biciclette di elevato valore, per poi rivenderle su internet o in Italia presso negozi specializzati. Da segnalare, infine, il sensibile aumento dei furti di ciclomotori con motore elettrico. Insomma, per Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, al di là del record negativo che riguarda noi italiani, appare evidente che non bastano lucchetti e catenacci per evitare il furto. E per chi crede di aver fatto l’affare è sempre opportuno prestare la massima attenzione, perché dietro una succulenta offerta a prezzo stracciato, può nascondersi il provento di un reato e si rischia di essere passibili di denuncia penale per ricettazione.