BMW richiama negli USA l'ammiraglia M760Li xDrive. Problemi al radiatore dell'olio del motore. Un difetto che ha provocato l'intervento dell'organo statunitense per la sicurezza autostradale

bmw M760Li

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La BMW dell'America del Nord ha comunicato ufficialmente il richiamo di circa 97 vetture vendute negli USA per un problema riguardante le linee radiatore dell'olio del motore. Secondo un bollettino dell'Highway Traffic Safety, agenzia governativa statunitense facente parte del Dipartimento dei Trasporti., alcune di queste vetture possono risentire di un difetto delle linee del radiatore dell'olio del motore che possono allentare causando una perdita d'olio nel vano motore. L'olio motore che fuoriesce può finire sui dischi freno anteriore, allungando la distanza necessaria per arrestare il veicolo e aumentando il rischio di un incidente. L’ente e la casa di produzione automobilistica hanno già ricevuto alcune lamentele, segnalazioni critiche sui difetti. Il richiamo comprende i modelli anno 2017-2018 della M760Li xDrive. BMW posta avvisi di richiamo ai proprietari che dovrebbe cominciare entro il 1° giugno. Se il modello corrisponde a quegli oggetto del richiamo, i proprietari possono avviare le loro auto da un concessionario BMW, che installerà il nuovo radiatore dell'olio motore, gratuitamente. La M760Li xDrive, è la nuova ammiraglia bavarese, una limousine da 610 cavalli capace di scattare da 0 a 100 km/h in 3”7 e di raggiungere i 305 km/h. Prestazioni migliori della M6 Coupé, attuale benchmark sportivo della casa tedesca. Il merito è del poderoso motore twin turbo V12 di 6.6 litri, che oltre alla cavalleria da supercar sviluppa una coppia di ben 800 Nm a 1550 giri-minuto, rendendo scattante una berlinona lunga 5,24 metri e pesante 2,2 tonnellate. Un ritorno, quello del 12 cilindri, a 30 anni dal debutto della 750i col 5.0 da 300 cv, il primo V12 tedesco di serie dalla fine della Seconda Guerra Mondiale. Non è la prima volta che Bmw avvia azioni di richiamo per difetti di fabbricazione. Negli ultimi anni, ad esempio, sono stati richiamati circa 750mila esemplari di Serie 1, Serie 3, X1 e Z4 per un difetto all’impianto elettrico. In questo caso, erano coinvolti gli esemplari prodotti tra il mese di marzo e il mese di luglio del 2011, ma solo quelli venduti in Usa, Canada, Giappone e Sud Africa e non in Europa. Nel 2013, nel mese di maggio, la casa bavarese ha richiamato 220mila esemplari di Bmw Serie 3 prodotti tra il mese di dicembre del 2001 e il mese di marzo del 2002, per la sostituzione degli airbag difettosi. Tuttavia, il maxi richiamo di Bmw risale al mese di marzo del 2012, quando è stata avviata la relativa azione che ha coinvolto ben 1,3 milioni di esemplari delle precedenti Serie 5 e Serie 6. Tutti gli esemplari di questi due modelli, prodotti tra il 2003 e il 2010, avevano i cavi della batteria montati in modo errato. Ciò poteva causare il cortocircuito dell’impianto elettrico dell’auto e, in alcuni casi, addirittura l’incendio. Nell’attività a tutela dei consumatori e dei proprietari o possessori di veicoli a motore, lo “Sportello dei Diritti” ancora una volta anticipa in Italia l’avvio di procedure di tal tipo da parte delle multinazionali automobilistiche anche a scopo preventivo, poiché non sempre tutti coloro che possiedono una vettura tra quelle indicate viene tempestivamente informato. È necessario, quindi, spiega Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, prestare la massima attenzione e rivolgersi alle autofficine autorizzate o ai concessionari della BMW nel caso in cui la propria autovettura corrisponda al modello in questione.Al singolo proprietario, infatti, non costa nulla tale tipo di verifica e nel caso in cui la propria autovettura sia oggetto del richiamo, l’intervento previsto è a totale carico della casa automobilistica che dovrebbe fornire anche un’autovettura sostitutiva per il periodo necessario alla manutenzione straordinaria.

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