Boom di malattie sessuali. Aumentano notevolmente i casi di infezione da clamidia. Il gruppo più colpito è costituito da giovani donne tra i 15 ei 25 anni.
Colpa spesso dell'imprudenza dei ragazzi, ancora poco attenti ai rapporti protetti. Le Malattie Sessualmente Trasmesse sono un'emergenza di cui si può e si deve parlare
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Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, l’infezione da Chlamydia trachomatis (Ct) è l’infezione batterica sessualmente trasmessa più comune tra le donne ed è in continua crescita. Con 54 milioni di nuovi casi l’anno in tutto il mondo in alcune nazioni come la Gran Bretagna sono un vero e proprio serbatoio. Le donne appaiono più suscettibili degli uomini all’infezione da Ct per fattori anatomici (come per esempio la maggiore estensione dell’area genitale e l’ectopia ghiandolare) e sono maggiormente esposte alle sue complicanze perché nella donna l’infezione è più spesso asintomatica. In particolare, l’infezione da Ct è più diffusa tra le donne giovani (tra 15 e 25 anni), che più facilmente possono andare incontro a gravi complicanze, quali la malattia infiammatoria pelvica (Mip) e l’infertilità. Tuttavia, l&\#39;infezione non è limitata in particolare a un gruppo a rischio sia uomini che donne.
In Italia, non sono disponibili dati sulla diffusione nazionale dell’infezione da Ct, perché questa non è una patologia a notifica obbligatoria. Tuttavia i dati del sistema di sorveglianza sentinella delle infezioni sessualmente trasmesse (Ist) basato su laboratori di microbiologia indicano una prevalenza di Ct pari al 2,3%. Più di un terzo (36,0%) delle donne positive a Ct non presentava sintomi genito-urinari al momento del prelievo del campione, quota che saliva al 56,0% tra le donne gravide. In particolare, la prevalenza di Ct è risultata significativamente più elevata nelle donne con due o più partner negli ultimi sei mesi (11,1%), nelle giovani (15-24 anni) (6,8%), in quelle che avevano utilizzato la pillola negli ultimi sei mesi (4,6%) e nelle straniere (2,8%). Tuttavia non è dato stabilire il numero di casi non diagnosticati che potrebbero fare aumentare sensibilmente la percentuale degli infetti. A conferma le preoccupazioni dell&\#39;Associazione microbiologi clinici che ha segnalato il rischio nei prossimi anni della crescita in maniera esponenziale del numero delle malattie sessuali. Nel nostro paese, comunque, le più diffuse sono i condilomi (33,0%), mentre si registra un calo di gonorrea e sifilide.
Per Giovanni D&\#39;Agata, fondatore dello “Sportello dei Diritti”, oggi, le Malattie Sessualmente Trasmesse sono un’emergenza di cui si può e si deve parlare. Molti sanno che esistono, ma pochi le conoscono davvero e forse non tutti sanno che sono malattie infettive causate da batteri, virus, funghi o parassiti. Fondamentale, è la prevenzione che si attua attraverso il rispetto di alcune norme igieniche e comportamentali mentre la diagnosi precoce resta l’unica soluzione per favorire la riuscita delle terapie.