Boom di meduse a riva e centinaia di bagnanti colpiti soprattutto nel basso Adriatico. I Comuni e gli stabilimenti balneari segnalino sulle spiagge ai bagnanti la presenza di meduse con appositi cartelli
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E’ emergenza meduse sulle coste italiane. I turisti ed i bagnanti segnalano una forte presenza di meduse nelle acque italiane in particolare a ridosso della costa. Perchè le meduse aumentino non è ancora chiaro e non si hanno dati certi e comunque un fenomeno pare ripetersi ogni anno in coincidenza del periodo della stagione balneare.
Ecco le tre nuove specie che popolano i nostri mari: la Phyllorhiza punctata che viene dal Canale di Suez, la Drymonema dalmatinum, con un diametro anche di un metro, la Mnemiopsis leidyila, che vive sul fondo del mare con i tentacoli verso l&\#39;alto.
Poche, ma utili “regole d’oro” in caso di contatto con le meduse:
- Non strofinare bocca e occhi
- Non lavare con acqua dolce la parte colpita: usare acqua di mare e disinfettare con bicarbonato; non usare acqua fredda o ghiaccio
- Non grattare la zona ustionata (si accelera la sostanza tossica)
- Evitare impacchi con aceto o ammoniaca: è un "rimedio della nonna" del tutto inutile; anche l’uso di alcool è sconsigliato
- Non rimuovere i frammenti dei tentacoli della medusa con pinzette, ma con le mani
- Il rimedio migliore è un gel astringente al cloruro d&\#39;alluminio, utile anche per le punture di zanzara. Evitare pomate cortisoniche o antistaminiche
Giovanni D’Agata, fondatore dello “Sportello dei Diritti”, invita i bagnanti a prestare la massima attenzione rivolgendosi nei casi di contatto più eclatanti e dolorosi presso i punti di primo soccorso presenti nelle località balneari. Sarebbe il caso quindi che i Comuni e gli stabilimenti balneari provvedessero a segnalare la presenza di meduse con appositi cartelli che avvisano di fare molta attenzione al momento di entrare in acqua.