Botox per bambini: migliaia di giovani ricorrono alla chirurgia plastica prima di rientrare a scuola in America. Una moda che colpisce sempre più ragazzi anche italiani
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Ci vediamo a settembre con un nuovo paio di seni! Potrebbe essere lo slogan del momento, in quanto l’imminente inizio dell'anno scolastico costituisce la fine non ufficiale della stagione estiva della chirurgia plastica, così gli studenti ritornano sui banchi di scuola con “tette” nuove, naso filiforme, ringiovanimento facciale e soprattutto botulino.
In America ben circa 64.000 ragazzi ricorrono alla chirurgia plastica ogni anno, e la maggior parte degli interventi sono effettuati durante le vacanze estive per consentire uno spazio temporale sufficiente per recuperare o semplicemente per rimanere nascosti.
La corsa alla chirurgia estetica ormai non ha età. Infatti, i pazienti dei chirurghi estetici sono sempre più giovani e due su tre hanno meno di 40 anni. Un'inversione di tendenza alla quale assistiamo da qualche anno. Nella sala d'attesa delle cliniche di chirurgia estetica si incontrano sempre più spesso donne che certo non hanno bisogno di lifting o di interventi invasivi per sembrare più giovani. E così i chirurghi estetici usano sempre meno il bisturi e sempre più la siringa. Il fenomeno che si sta diffondendo in quest’ultimo periodo negli Stati Uniti ha preso piede già da qualche anno anche in Italia. Come riferiscono gli esperti le donne americane sono molto preoccupate del loro aspetto fisico perché c'è una grande competizione, soprattutto negli ambienti di lavoro. Le donne, anche giovani, vogliono mantenersi in forma e va a ruba il lifting estetico della pausa pranzo tra punturine di Botox, filler e biorivitalizzanti.
Esistono, ormai, molti prodotti iniettivi a base di acido jaluronico, capaci di stimolare i tessuti, idratarli e contemporaneamente veicolare altre sostanze quali aminoacidi, antiossidanti, sali minerali, vitamine. A questa età le donne chiedono naturalezza e maggiore lucentezza. Così i professionisti dell’estetica si occupano dei volumi del viso che iniziano a perdere consistenza. L'acido polilattico in questi casi gli aiuta molto. Lo iniettano sui punti del volto che hanno bisogno di riprendere volume. Il suo punto di forza è dato dalla morbidezza e naturalezza che lascia. Il materiale iniettato stimola, infatti, la formazione di nuovo collagene. Senza dimenticare filler liquidi che riempiono le rughe, dei fili che tirano la pelle e che si riassorbono e della tossina botulinica, molto efficace su alcuni tipi di rughe. Il rapporto tra chirurgo estetico e paziente, insomma, ormai è cambiato e il medico realizza un vero e proprio progetto di bellezza a seconda delle esigenze di chi si trova di fronte.
Insomma, per Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, si tratta di un pericoloso cambiamento nello stile di vita della società che da tempo è diventata quella dell’apparire, ma che sta degenerando in una vera e propria ossessione che merita un cambiamento di tendenza che solo attraverso una maggiore attenzione dei genitori e di coloro che hanno la custodia o che curano l’educazione dei giovani potrà essere attuato.