C.T.R. Lecce annulla accertamento: “SI” all’esenzione Imu
Il contribuente comunica la variazione in ritardo ma il Comune non rispetta i principi di buon fede e leale collaborazione col contribuente
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Con un’interessante sentenza, la C.T.R. di Lecce – Sezione 22 – in accoglimento delle eccezioni di diritto e di merito avanzate dagli Avv.ti Maurizio ed Alessandro Villani, ha accolto l’appello del contribuente ed ha annullato l’avviso di accertamento IMU del Comune di Lecce notificato per l’anno 2014 ad un appuntato scelto della Guardia di Finanza, a cui per legge spetta l’esenzione IMU.La Commissione ritiene che nella specie debba essere fatta una valutazione complessiva di tutti i fatti e circostanze, tenendosi in debito conto il comportamento del contribuente ed i principi di buona fede e leale collaborazione che devono essere sempre presenti nel rapporto con la pubblica amministrazione, oltre che quelli di giustizia sostanziale ed equità tributaria, poiché, anche se in ritardo, l'adempimento formale della variazione è stato comunque adempiuto nel 2019, prima della emissione dell'avviso di accertamento. E, fatto importante, ai sensi di legge, l'adempimento non deve essere ripetuto.Di conseguenza, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, il Comune di Lecce ha avuto comunque gli strumenti ed il tempo per poter entrare nel merito e verificare la sussistenza o meno delle condizioni di legge per la spettanza della agevolazione, che in effetti non contesta mai, limitandosi a disconoscerla per il solo aspetto formale. Con ciò negando un diritto spettante ope legis e venendo meno al sano e basilare principio di leale collaborazione, come previsto dallo Statuto del Contribuente, ribadito più volte dalla Suprema Corte di Cassazione e dalla giurisprudenza della Corte di Giustizia Europea. Pertanto, la Commissione, in riforma della sentenza di primo grado, accoglie l'appello del contribuente e dichiara illegittimo l’avviso di accertamento IMU per l’anno 2014 del Comune di Lecce.