C.T.R. Lecce. Confermato l’annullamento di una cartella di oltre 450 mila euro dell’Agenzia delle Entrate contro il Comune di Alliste
Commissione Tributaria Regionale – Sezione Lecce. Confermato l’annullamento di una cartella di oltre 450 mila euro dell’Agenzia delle Entrate contro il Comune di Alliste. Riconosciute le ragioni dell’Ente Locale difeso dall’avvocato Maurizio Villani che ha dimostrato il pagamento dell’IVA per la gestione di alcuni servizi
Dettagli della notizia
L’Agenzia delle Entrate di Lecce fermata dalla Commissione Tributaria di Lecce – sez. 23 – che, in accoglimento dell’eccezioni di diritto e di merito formulate dall’Avv. Maurizio Villani, con la sentenza ritirata in data odierna, ha rigettato l’atto di appello dell’Agenzia delle Entrate di Lecce, con condanna alle spese, ed ha confermato l’annullamento della cartella esattoriale di euro 459.176,25 per l’anno 2011 notificata al Comune di Alliste. In sostanza, anche sulla base della giurisprudenza della Corte di Cassazione nonché delle stesse risoluzioni ministeriali, il credito d’imposta deve essere sempre riconosciuto, logicamente se il contribuente, come nel caso in contestazione, dimostra di aver sopportato le relative spese. Nel caso di specie, il Comune di Alliste, con il deposito di una relazione tecnica, ha dimostrato il pagamento dell’IVA per la gestione dello stadio e degli impianti sportivi, del servizio di assistenza non domiciliare agli anziani e delle locazioni immobiliari. La mancata esposizione del credito IVA nella dichiarazione annuale, per puro errore contabile, non deve mai comportare la decadenza dal diritto di far valere tale credito purchè lo stesso emerga dalle scritture contabili, come evidenziato e documentato in sede contenziosa e come opportunamente confermato dai giudici di primo e secondo grado. Quindi, in definitiva, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è corretta anche la condanna dell’Agenzia delle Entrate alle spese di euro 4.000,00 a favore del Comune di Alliste, anche perché l’Agenzia è andata di contrario avviso alle stesse risoluzioni ministeriali.