Camera mortuaria a Lecce. Servizi inadeguati con il caldo. Solo la squadra di reperibilità della Lupiae Servizi ha evitato problemi ben più gravi d'igiene pubblica. Non si può contare sempre e solo su (disponibili) lavoratori part time per i problemi di u
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Le pecche di un'amministrazione comunale sempre più in affanno si vedono nella quotidianità anche quando fa capolino il caldo estivo, per la verità non così eccessivo come descritto dai nostri amministratori per giustificare quelle che sono ormai croniche "emergenze".
E così, quanto accaduto nella camera mortuaria di Lecce - lo sversamento di liquidi biologici da una delle bare ove vi era una salma - che poteva essere una questione di ordinaria amministrazione si è risolta con la solita chiamata alle armi della squadra di reperibilità della Lupiae Servizi, un gruppo nell'occasione composto da Luca Trisello, Piero Pace, Ferdinando Rizzo di lavoratori part-time, eppure reperibili, che sempre pronti a mettere una pezza alle carenze dei vari servizi cittadini, compreso quelli cimiteriali, hanno risolto un problema d'igiene pubblica che poteva essere ben più grave.
E' quanto segnalatoci da un altro dei lavoratori della squadra, Ilario Biasco, che ha elogiato il lavoro dei colleghi che almeno la terza volta negli ultimi tempi sono intervenuti nel cimitero e con sangue freddo e "turandosi il naso" hanno ripristinato l'agibilità del luogo pubblico per consentirne l'utilizzo a familiari e parenti dei defunti.
Ed allora, per Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, non si può fare affidamento solo e soltanto sulla disponibilità di bravi lavoratori part time per i problemi "normali" di una "grande" città.