Campetti “Antistadio” e stadio a Lecce.
La proposta dell’ex calciatore Fabrizio Caracciolo rilanciata dallo “Sportello dei Diritti”: si realizzi una “Cittadella dello Sport”
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Un pugno nell’occhio ed un vuoto nella città di Lecce: è questo che sentiamo di dirci quando percorriamo viale Giovanni Paolo II, già viale Dello Stadio, quando sul finire degli ultimi palazzi della “167/B” compare all’improvviso una profonda depressione e poi i campetti in uno stato di progressivo e inesorabile degrado che è possibile cogliere visibilmente e poi l’ormai spoglia area del “Via Del Mare” che è diventata una zona priva di qualsiasi tipo di “verde” e a dir poco degradata. Non crediamo ci sia bisogno di altre parole per descrivere una situazione che tutti i leccesi conoscono e che non è mai stata decisivamente affrontata da alcuna amministrazione comunale senza alcun progetto a lungo termine che possa rilanciare quest’area, appendice del centro urbano, ma sempre da ritenersi parte integrante della città. Proprio qualche giorno fa, al contrario, abbiamo avuto modo di ascoltare la proposta dell’ex calciatore leccese doc Fabrizio Caracciolo, un passato nelle giovanili dell’Inter e poi una lunga carriera a girare sui campi dei campionati professionisti di B e C, che ci ha illuminato e che noi dello “Sportello dei Diritti” riteniamo possa essere presa in seria condizione dagli addetti lavori in un’ottica di rilancio della vita sportiva della città, del decoro urbano e del miglioramento di una periferia da sempre degradata, quale la 167, con il coinvolgimento dei tanti che vi abitano e soprattutto dei giovani che nello sport “attrezzato” ed organizzato potrebbero trovare nuovi stimoli e un miglioramento delle proprie condizioni. La proposta di realizzare una “Cittadella dello Sport” a servizio della Città e con finalità anche sociali, come per esempio la possibilità di far avvicinare gratuitamente all’attività fisica anche bambini provenienti da nuclei non abbienti, con il coinvolgimento di privati e di professionisti dello sport leccese, è un’idea che riteniamo realizzabile ed una priorità assoluta, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”. È chiaro che però è necessaria una volontà politica espressa da parte dell’attuale amministrazione comunale e un coinvolgimento delle principali realtà del mondo sportivo e non solo del calcio salentino. Il nostro è, quindi, un appello al Sindaco al quale chiediamo di farci sapere se è possibile avviare un percorso progettuale o se l’area dello Stadio e quel “buco” tra viale Giovanni Paolo II e la via del Mare dovrà rimanere per lunghi anni ancora così.