Caso di escherichia coli in una bambina, ministero della salute segnala ritiro formaggio trentino
Allerta per rischio microbiologico
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Dopo che è stato segnalato un caso di sindrome emolitico-uremica (SEU), causata dal batterio Escherichia coli, in una bambina residente in Veneto, il ministero della Salute ha annunciato sul portale del dicastero dedicato agli “Avvisi di sicurezza e ai Richiami di prodotti alimentari da parte degli operatori”, a tutela della salute dei consumatori, il richiamo precauzionale da parte del produttore di un formaggio a latte crudo prodotto in un caseificio della valle di Fiemme. Si tratta si tutti i lotti di seguito riportati 24213, 24212, 24211, 24210,24205, 24204, 24202,24201, 24199, 24198, 24197, 24194, 24193, 24192, 24191, 24189, 24188, 24186, 24185, 24183, 24244,24243,24241, 24238, 24236, 24235, 24234, 24231, 24229, 24228,24227, 24225, 24224, 24223, 24221, 24219, 24218, 24217, 24216, 24266, 24264,24260, 24258, 24254, 24252, 24250, 24246,24248,24256,24263 a forma intera del formaggio a marchio “SAPORITO DELLA VAL DI FASSA DI MONTAGNA GRANDE E PICCOLO”. Il motivo? Possibile presenza di Escherichia coli nel prodotto. Il formaggio è stato prodotto dall’azienda CASEIFICIO SOCIALE DI PREDAZZO E MOENA S.C.A (CE 42/012), nello stabilimento di PREDAZZO, in provincia di Trento, in via Fiamme Gialle 48 5. Come riportano i media locali e nazionali, il caso che ha determinato il ritiro del prodotto, ha coinvolto una bambina di un anno di Cortina d’Ampezzo, che ha subito un ricovero per SEU, ma si è ripresa ed è tornata a casa nei giorni scorsi. La SEU è la complicanza più grave dell’infezione da E. coli produttore di Shiga-tossina, che colpisce prevalentemente i bambini in età prescolare ed è quasi sempre di origine alimentare. Tra gli alimenti più a rischio ci sono il latte crudo e i formaggi prodotti con latte crudo, la carne cruda. Le indagini epidemiologiche, infatti, hanno collegato la tossinfezione con il consumo di un formaggio saporito di montagna prodotto da un caseificio trentino. Le analisi microbiologiche dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie, hanno evidenziato la positività per Escherichia coli STEC di un campione di questo formaggio, prodotto con latte crudo, di cui è stato disposto il ritiro e il richiamo. A scopo precauzionale, Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, raccomanda quindi di non consumare il formaggio con i numeri di lotto sopra indicati. Le consumatrici e i consumatori in possesso del prodotto richiamato possono invece restituirlo al punto vendita d’acquisto o al Servizio igiene degli alimenti e nutrizione della ASL locale.