Class action contro Canone Rai in bolletta. Lo Sportello dei diritti sta raccogliendo le adesioni e predisponendo un ricorso collettivo che si oppone al pastrocchio tra tariffa della luce e imposta della Rai
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No all’operazione canone RAI in bolletta: avviata la raccolta di adesioni per predisporre una class action per fermare il pagamento del canone nella bolletta della luce inserito nella legge di Stabilità 2016. I legali dell'associazione hanno sottolineato tutti i punti attaccabili nel ricorso che sarà depositato nel Tribunale di Lecce. Lo annuncia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, che spiega "È la più rilevante azione collettiva mai proposta in Italia". Per allargare la partecipazione sarà messa a disposizione online attraverso la piattaforma www.sportellodeidiritti.org il ricorso ai giudici di pace per l'azione dei singoli con particolare riferimento a coloro che non potranno perseguire la class action in quanto società e imprese. Per quanto riguarda le ragioni del reclamo, il primo rilevante motivo che viene sollevato riguarda la questione del contributo forfettario di 14 milioni di euro che l’Agenzia delle Entrate riconosce alle imprese elettriche per le spese dell’inclusione del canone in bolletta che rappresentano un aiuto di Stato vietato dalla normativa comunitaria e dalle norme concorrenziali oltre gli interessi annuali, stimati in 7 milioni di euro che le società incasseranno e che non restituiranno all'erario. Inoltre lo “Sportello dei Diritti” attacca modalità di autodichiarazione di non possesso della tv e dei vari casi di esenzione che presenta profili di illegittimità costituzionale, vista la difficoltà che hanno i cittadini non in possesso di un computer o che non sono in grado di utilizzarlo, in particolare i soggetti anziani. Lo staff dei legali hanno impostato il ricorso in modo che fosse semplice e accessibile con un vademecum per le istruzioni. Certamente sarà una lunga battaglia ma l'associazione andrà avanti in ogni modo e in ogni grado di giudizio.