Contrabbando di valuta: nel 2011 intercettati ai valichi quasi 66 milioni di euro. Oggi scoperta valuta non dichiarata nascosta in tavolette di cioccolato
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La stampa non ne parla e i media trascurano il fenomeno, ma dalle isolate ma quotidiane notizie che appaiono, specie sui media locali, un fiume di denaro in piena starebbe uscendo ed entrando dai confini italiani per finire chi sa dove sottraendosi alla giusta tassazione con ciò causando un danno all’erario e come al solito ai cittadini onesti.
Lo scorso anno la guardia di finanza ha intercettato ai valichi di frontiera con la Svizzera quasi 66 milioni di euro in valuta e in titoli. Di questi, più di 36 milioni sono stati sequestrati e 270.000 incassati a titolo di oblazione. Non solo, i controlli hanno permesso di rintracciare documentazioni bancarie (estratti conto, libretti di assegni e carte di credito) che attestavano la disponibilità di valuta all’estero per oltre 96 milioni.
Il flusso di capitali italiani verso altri paesi non conosce crisi anzi, negli ultimi mesi ha conosciuto un certo incremento. Lo confermano i dati del comando provinciale della Guardia di Finanza di Como, da cui dipendono i principali valichi.
Nel 2011 sono stati intercettati 66 milioni di euro e titoli, dei quali 36 milioni sono stati sequestrati, mentre le sanzioni immediate pagate dalle persone verbalizzate ammontano a 270.000 euro.
Cifre in linea con il 2010 ed equamente distribuite tra valori in ingresso e in uscita dall&\#39;Italia, anche se negli ultimi mesi, oltre al solito incremento che si registra a ogni fine anno, la prevalenza è passata a valuta e titoli in uscita verso la Svizzera.
E’ notizia di oggi, commenta Giovanni D’Agata, componente del Dipartimento Tematico Nazionale "Tutela del Consumatore" di Italia dei Valori e fondatore dello "Sportello dei Diritti" la
SCOPERTA DI VALUTA NON DICHIARATA NASCOSTA IN TAVOLETTE DI CIOCCOLATO.
I funzionari dell’Ufficio delle dogane di Malpensa hanno fermato, con la collaborazione dei militari della Guardia di Finanza, due coniugi di nazionalità cinese residenti in Italia e in partenza per la Cina, in possesso di 54.300 euro.
I due passeggeri avevano dichiarato di avere con sé solo 9.000 euro. Un’ispezione più accurata dei loro bagagli ha permesso di trovare ulteriori 45.300 euro all’interno di alcune tavolette di cioccolato.
I trasgressori si sono avvalsi della facoltà di effettuare l’oblazione immediata, che consente di estinguere la violazione mediante pagamento di una somma pari al 5% dell’importo eccedente il limite consentito di 10.000 euro.