Creato il primo calcestruzzo ecologico fatto di gomma di pneumatici riciclata
Il nuovo calcestruzzo utilizza il 100% di gomma di pneumatici usati al posto degli aggreganti tradizionali
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Un team di ingegneri del Royal Melbourne Institute of Technology, in Australia, è riuscito a scoprire un modo per rendere il calcestruzzo più ecologico e resistente sostituendo per la prima volta il 100% degli aggreganti convenzionali, come ghiaia e pietrisco, con gomma di pneumatici riciclata. I ricercatori sostengono che il nuovo calcestruzzo soddisfa i codici edilizi e promette anche di ridurre significativamente i costi di produzione e trasporto, spalancando la strada a un’economia più circolare. Fino ad ora sono state già utilizzate piccole quantità di frammenti di pneumatici per sostituire gli aggreganti del calcestruzzo, ma gli sforzi per rimpiazzare tutti gli aggregati con la gomma hanno prodotto calcestruzzi deboli che non sono riusciti a soddisfare gli standard richiesti. La colpa sta nella porosità della gomma, che poco si lega al cemento. Una volta essiccato il materiale, infatti, l’acqua intrappolata nei pori della gomma evapora lasciando il posto a pericolose bolle d’aria che sono causa di rottura sotto pressione. Oggi, il team della RMIT University, guidato dal ricercatore della School of Engineering Mohammad Momeen Ul Islam, è riuscito a risolvere questo problema grazie ad un innovativo sistema di colata. Lo studio, pubblicato sulla rivista Resources, Conservation & Recycling, mostra un processo di produzione di un calcestruzzo leggero ed economico in cui i tradizionali aggregati grossolani nell’impasto sono stati sostituiti al 100% dalla gomma di pneumatici usati per auto. Il processo è stato sviluppato a partire da una tecnica messa a punto dai colleghi della stessa università, che impiega una miscela di pneumatici sminuzzati. Una volta aggiunta agli altri componenti come cemento ed acqua, si ottiene un calcestruzzo bagnato che viene poi colato in particolari stampi di acciaio. Questi stampi di nuova concezione esercitano una pressione costante sul calcestruzzo fino al suo completo indurimento, comprimendo anche le porosità e le particelle contenute all’interno della miscela. Quando il calcestruzzo indurisce, il cemento si lega in maniera migliore alle particelle di pneumatico “precaricate” aumentando la sua resistenza alla compressione, flessione e trazione rispetto al sistema tradizionale da un massimo del 97% ad un minimo del 20%. Il coautore dello studio, il professor Jie Li, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, ha affermato che questo processo di produzione comporterà enormi vantaggi ambientali ed economici. Dopo il successo dei test in officina, il team di ingegneri sta ora cercando di rinforzare ancora di più il calcestruzzo con pneumatici e di integrarlo con un’eventuale armatura interna per renderlo efficace per gli elementi strutturali. L’obbiettivo è quello di far sì che il nuovo prodotto possa essere utilizzabile a livello industriale nel settore edile in modo da sostituire i calcestruzzi attuali.