Crisi, cassa integrazione: le aziende usano solo il 38% delle ore autorizzate
In linea con le attese, è in diminuzione in Italia il cosiddetto tiraggio della cassa integrazione, ovverosia il rapporto tra le ore richieste ed autorizzate, e quelle che poi le imprese vanno effettivamente ad utilizzare.
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E' questa, in estrema sintesi, dichiara Giovanni D'Agata, componente del Dipartimento Tematico Nazionale "Tutela del Consumatore" di Italia dei Valori e fondatore dello "Sportello dei Diritti"la fotografia scattata dall'Inps, Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale, sui dati relativi alla cassa integrazione nel primo trimestre del corrente anno secondo cui diminuisce il tiraggio della cig nel primo trimestre del 2011, e si ferma al 38,82%. Nel 2010 erano state utilizzate circa la metà delle ore cig autorizzate. "Si accentua un comportamento che si è manifestato fin dall'inizio di questa crisi - commenta il Presidente dell'Inps, Antonio Mastrapasqua l'andamento delle richieste di cig è sempre di molto superiore all'utilizzo. Il basso tiraggio del primo trimestre 2011 segnala una timida ripresa della produzione che vedremo se sarà confermata" I dati sul tiraggio sono aggiornati, come sempre, con due mesi di differimento, rispetto a quelli delle autorizzazioni di cig. Mentre nei
giorni scorsi sono stati diffusi i dati di maggio, relativi alle domande di cassa integrazione, oggi sono disponibili quelli fino a marzo, a proposito del consumo reale. Nel dettaglio, il tiraggio della cassa integrazione ordinaria (cigo) si ferma al 44,80%. Quello della cassa integrazione straordinaria (cigs) -
che in questo conteggio comprende anche quella in deroga (cigd) – è ancora più basso: solo il 36,71% delle ore autorizzate risulta effettivamente utilizzato nelle aziende che ne hanno fatto richiesta. La media porta a quel 38,82% segnalato all'inizio. In buona sostanza, delle circa 233 milioni di ore autorizzate fino a marzo, solo 90 milioni sono state effettivamente usate.
Secondo, la crisi, intanto, almeno sul versante dell'occupazione, non sembra voler finire ed i dati non lasciano spazio all'ottimismo: il calo dell'uso della cassa integrazione, rispetto al picco dell'anno scorso, in realtà non è il sintomo di un miglioramento della situazione ma, al contrario, del raggiungimento massimo.