Cto di Poste Italiane a Lecce di via Lequile. Disagi infiniti per l'utenza. Una situazione insostenibile soprattutto per i disabili. La dirigenza trovi una soluzione
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La sbarra chiusa la dice tutta su quanto Poste Italiane se ne infischi dell'utenza. L'ingresso del Cto di Lecce di via Lequile, il centro di smistamento più importante per la corrispondenza della città capoluogo, in particolare per le raccomandate ed assicurate della società statale di spedizioni (quelle che una volta si ritiravano presso le poste centrali di via Libertini), da qualche tempo si presenta come nella foto che un professionista leccese ci ha voluto ricordare per far comprendere quanti disagi debbano sopportare gli utenti, ed in particolare i disabili, per il ritiro di una semplice raccomandata. Non solo la beffa dello spostamento in luogo periferico e non dotato di parcheggio auto, ma ora i cittadini, specie quelli con difficoltà deambulatorie, hanno ricevuto il danno di non poter neanche più accedere liberamente nel ristrettissimo spazio di manovra antistante lo sportello, solo per il tempo necessario a prendere la propria corrispondenza. Per Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, si tratta di una situazione che non merita ulteriori commenti, ma solo la necessaria e pronta presa di posizione di Poste Italiane per trovare una soluzione immediata a questa manifestazione d'insensibilità e di assenza di senso del "servizio pubblico" tanto più che anche via Lequile non presenta zone di parcheggio ed anzi, nella piccola porzione di appendice che si trova nelle vicinanze e che termina con il muro perimetrale dei binari ferroviari della vicina stazione centrale é addirittura stata individuata dal Comune di Lecce quale Zona Traffico Limitato ai soli residenti con il conseguente rischio di verbali da parte delle forze di polizia stradale per chiunque vi transitasse senza autorizzazione.