Da lunedi' ticket su ricette e pronto soccorso
Ecco le novita sulla manovra
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TICKET SU RICETTA E PRONTO SOCCORSO DA LUNEDI' - Ticket di 10 euro sulle ricette mediche e di 25 euro per gli interventi del pronto soccorso in codice bianco saranno in vigore da lunedi' prossimo, cioe' dall'entrata in vigore della manovra. Lo prevede uno degli otto emendamenti del relatore presentati in commissione Bilancio.
PICCOLI COMUNI ASSOCIATI ENTRO 2011 - I Comuni dovranno associarsi gia' dal 2011 per l'espletamento di almeno due funzioni fondamentali loro spettanti dall'attuale legge. Lo prevede un emendamento del relatore alla manovra presentato alla commissione Bilancio del Senato. Entro il 2012 dovranno esercitare in forma associata quattro funzioni fondamentali ed entro il 2013 tutte e sei le funzioni fondamentali loro spettanti.
RIMODULATA IMPOSTA BOLLO DOSSIER TITOLI - Cambia l'imposta di bollo sul dossier titoli: secondo l'ultima versione del relatore alla manovra, sara' di 34,20 euro per i depositi sotto i 50.000; 70 euro tra 50.000 a 150.000; 240 euro da 150.000 a 500.000 euro; 680 euro per depositi superiori ai 500.000 euro. Poi dal 2013 tra 50.000 e 150.000 si pagheranno 230 euro; tra 150.000 e 500.000 780 euro e 1.100 euro per depositi oltre i 500.000 euro. La relazione spiega che la norma riguardera' circa 22 milioni di titoli con un recupero di gettito su base annua di circa 897 milioni per i primi due anni e circa 2.525 milioni per gli anni a partire dal 2013.
PENSIONI, 70% INDICIZZAZIONE PENSIONI MEDIE - Sale dal 45 al 70% rispetto al testo originario della manovra l'indice di indicizzazione delle pensioni medie, ammontanti a circa il triplo degli assegni minimi (attorno ai 1.428 euro al mese). Lo prevede un emendamento del relatore alla manovra presentato in commissione Bilancio del Senato. Confermato la piena indicizzazione inferiori a quella soglia e l'azzeramento per quelle superiori a cinque volte il minimo, cio' di circa 2.380 euro mensili.
ANTICIPATO AGGANCIO PENSIONE ASPETTATIVA VITA - Si anticipa al primo gennaio 2013 (anziche' dal 2014) l'aggancio delle pensioni all'aspettativa di vita. Lo prevede l'emendamento definitivo del relatore alla manovra. Dal 2013 dunque - si legge nel testo - l'incremento sara' di 3 mesi perche' verra' assorbito l'incremento della speranza di vita gia' registrato nel triennio precedente risultante superiore (4 mesi). Per gli anni successivi (dal 2016) la stima degli adeguamenti triennali e' pari a 4 mesi fino a circa il 2030 con successivi adeguamenti inferiori (3m mesi) i fino al 2050 circa. L'adeguamento cumulato al 2050 e' pari a circa 3 anni e 10 mesi.
CONTRIBUTO SOLIDARIETA' SU PENSIONI D'ORO - Contributo di solidarieta' fino al 2014 per le cosiddette pensioni d'oro, cioe' superiori ai 90 mila euro annui. Lo prevede un emendamento del relatore alla manovra depositato in commissione Bilancio del Senato. Il contributo ammonta al 5% per la parte eccedente i 90.000 euro, e del 10% per la parte eccedente i 150.000 euro.
CAMBIA NORMA SU BONUS E STOCK OPTION - L'aliquota addizionale del 10%, su bonus e stock option, che si applica alla parte dello stipendio variabile per la quota che eccede il triplo della parte fissa della retribuzione si applica ora invece direttamente a tutta la parte eccedente. Lo prevede un emendamento del relatore alla manovra Gilberto Pichetto Fratin. Dalla norma dovrebbe derivare un recupero di gettito di 21,6 milioni (5,4 gia' nel 2011)
CAMBIANO PARAMETRI PER COMUNI VIRTUOSI - Cambiano i criteri di virtuosita' dei comuni per l'applicazione del patto di stabilita' interno. Un emendamento del relatore alla manovra, depositato in commissione Bilancio del Senato, prevede che il primo di tali criteri vi sia la ''convergenza tra spesa storica e costi e fabbisogni standard''. Un altro criterio sara' ''l'aver operato dismissioni di partecipazioni societarie''
PER ANZIANITA' PENSIONE UN MESE DOPO IN 2012 - I lavoratori che matureranno i requisiti per la pensione di anzianita' nel 2012 dovranno posticipare di un mese il loro collocamento a riposo; questo periodo sale a due mesi nel 2013 e a quattro mesi nel 2014. Lo prevede un emendamento del relatore alla manovra presentato in commissione Bilancio del Senato.
TAGLIO AGEVOLAZIONI FISCO DA 2013, FINO 20% - Scatta il taglio alle agevolazioni fiscali tra il 5 e 20 per cento. Lo prevede un emendamento del relatore alla manofra, Gilberto Pichetto Fratin. Gli effetti positivi ai fini dell'indebitamento netto sono attesi in 4 miliardi per il 2013 e 20 miliardi di euro annui a decorrere dal 2014. Il taglio non sara' attuato solo se entro settembre 2013 il Governo esercitera' la delega per la riforma fiscale.
RELATORE, AMMORTAMENTO DEDUCIBILE NON OLTRE 2%PER CONCESSIONARIE AUTOSTRADE E TRAFORI ALL'1% - La quota di ammortamento finanziario deducibile non puo' essere superiore al 2% del valore dei beni in concessione: e' quanto prevede il testo finale del relatore della manovra. Per le imprese concessionarie di costruzione e gestione autostrade e trafori la percentuale e' pari invece all'1%. Il limite massimo dell'accantonamento passa cosi' dal 5 all'1% del costo del bene e gli accantonamenti sono deducibili in quote costanti nell'esercizio stesso e nei 5 anni successivi. la disposizione si applica da subito
FITTO,RAGGIUNTA INTESA SU ORDINI PROFESSIONALI - ''E' stata raggiunta l'intesa tra maggioranza e governo sull'emendamento relativo alla liberalizzazione delle professioni''. Lo ha detto il ministro per i rapporti con le Regioni Raffaele Fitto, lasciando lo studio del presidente del Senato Renato Schifani dove sono rimasti i ministri Giulio Tremonti e Paolo Romani, insieme al relatore della manovra correttiva Gilberto Picchetto Frattin per gli ultimi ritocchi e per definire il nuovo emendamento sugli ordini professionali. Nel pomeriggio era in corso all'interno del Pdl una raccolta delle firme per protestare contro la manovra da domani al voto del Senato(al momento sarebbero circa un'ottantina). ''Fino a quando non verra' tolta la norma che abolisce gli ordini professionali, noi il testo - assicura un avvocato del Pdl - non la voteremo mai dovesse anche cadere Tremonti''. Un'altra norma contro la quale si stanno alzando le barricate tra i berlusconiani e' quella che renderebbe incompatibile l'incarico di parlamentare con quello di sindaco o di presidente di provincia. Solo alla camera gli 'interessati' sarebbero 9 presidenti di provincia e 6 sindaci. ''E state pur certi - si assicura ancora nel Pdl - che anche quella norma deve saltare se vogliono che votiamo la manovra''
ANSA.it