Dirigente d'azienda licenziato in tronco a 56 anni: «Stavo con loro dal 2000, mi hanno fatto fuori in un giorno»
Roberto Anedda ha dovuto trovare una nuova dimensione, adesso si è messo in proprio
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Roberto Anedda, ex dirigente con più di 20 ani di esperienza nel settore creditizio e assicurativo, ha raccontato il licenziamento improvviso avvenuto due anni fa all'età di 56 anni. La sua vita professionale è cambiata radicalmente quando, nell'ambito di una riorganizzazione aziendale, gli comunicarono che non avrebbe fatto più parte dell'azienda con cui ha lavorato dal 2000 al 2021.Anedda, pur consapevole della possibilità di essere licenziato, non si aspettava la decisione. Dopo l'annuncio, si è trovato a chiedersi cosa fare e ha presto realizzato che, nonostante l'esperienza e il curriculum, senza un'azienda alle spalle il mercato del lavoro lo percepiva diversamente. «Avvenne tutto molto velocemente, all’americana», ha spiegato in un'intervista al Corriere.Il peso dell'età e le difficoltà finanziarieL'età ha giocato un ruolo importante nel suo percorso post-licenziamento, creando difficoltà nell'essere considerato dal mercato del lavoro.Anedda ha sottolineato come, nonostante un curriculum di successo, ottenere attenzione sia un'impresa rara, evidenziando i pregiudizi legati all'età nel processo di selezione del personale: «A questa età si diventa pedine difficili da collocare, anche per una serie di preconcetti sulla motivazione, sul costo, sulle competenze che può offrire un over 50», ha dichiarato.Nel corso della disoccupazione, Anedda ha affrontato problemi finanziari nonostante potesse contare sui benefici economici derivanti dalla sua carriera.Perché, bisogna chiarire, «non è affatto vero che tutti i manager sono ricchi, i valori medi sono ingannevoli», spiega, «ce ne sono tanti che sono pagati secondo contratti molto meno generosi» rispetto ai colleghi manager delle multinazionali. Il periodo senza lavoro ha comportato notti insonni passate e a immaginare a come riorganizzare la sua vita, e quella della sua famiglia, e a come ricominciare da capo senza un'azienda alle spalle. «I momenti difficili ci sono e a volte si rischia di perdere lucidità», ha spiegato l'ex dirigente. «Famiglia, amici e solidità personale sono fondamentali. Inoltre, devo dire che io ho ricevuto grande aiuto da Manageritalia che offre assistenza a tutti i livelli in queste situazioni». Rispondendo alla difficoltà della disoccupazione, Anedda ha aperto una partita IVA e si è reinventato come consulente, sperimentando una maggiore incertezza economica ma con la soddisfazione di «far valere le mie capacità professionali».