Diritti umani: oggi anniversario Dichiarazione universale.
Il 10 dicembre 1948, per la prima volta nella storia, la comunità internazionale si assumeva la responsabilità della tutela e della promozione di specifici diritti, posti alla base di ogni convivenza.
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Nasceva con questi ideali e con l'impegno solenne dell'Organizzazione delle Nazioni Unite, a Parigi, la Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo.Così Amnesty International, la più grande organizzazione internazionale per la promozione dei diritti umani, racconta la nascita di questo importante appuntamento giunto oggi al suo 69/mo anniversario.La Dichiarazione universale dei diritti umani era una risposta all'orrore della Seconda Guerra Mondiale con tutta la violenza fatta ai diritti dei singoli e dei popoli. "Mai più" era allora la consegna e lo slogan. E 69 anni dopo, Amnesty avverte che avere il coraggio di difendere i 30 articoli della Dichiarazione universale dei diritti umani può ancora costare la vita o la propria libertà personale."Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza": così recita il primo articolo della Dichiarazione.Il testo può essere suddiviso in sette argomenti: il preambolo enuncia le cause storiche e sociali che hanno portato alla necessità della stesura della Dichiarazione; gli articoli 1-2 stabiliscono i concetti basilari di libertà ed eguaglianza (già sanciti dalla Rivoluzione francese); gli articoli 3-11 stabiliscono altri diritti individuali; gli articoli 12-17 stabiliscono i diritti dell'individuo nei confronti della comunità; gli articoli 18-21 sanciscono le cosiddette "libertà costituzionali" come ad esempio libertà di pensiero, opinione, fede e coscienza, parola, associazione pacifica dell'individuo; gli articoli 22-27 sanciscono i diritti economici, sociali e culturali dell'individuo; infine, gli articoli 28-30 stabiliscono le modalità generali di utilizzo di questi diritti, gli ambiti in cui tali diritti dell'individuo non possono essere applicati e il fatto che essi non possono essere ritorti contro l'individuo.