Divorzio all'italiana: pizzaiolo paga gli alimenti all'ex moglie con pizze e calzoni, il giudice lo assolve. Un cinquantenne divorziato non era riuscito a far fronte al versamento di 400 euro al mese
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“Alla ex ha offerto pizze, ma lei ha rifiutato”. Se un padre divorziato non può pagare gli alimenti della figlia all'ex moglie previsti nella sentenza di divorzio, ovvero 400 euro, fa il pizzaiolo, può fare fronte in natura alla mancanza di denaro, come nel caso di specie, offrendo capricciose, calzoni, prosciutto e funghi, diavole e quattro stagioni. La coppia (Nicola Toso e Nicoletta Zuin) divorziata nel 2002 per molti anni hanno osservato tutte le clausole dell'accordo della separazione. Ma nel 2008, a causa della profonda crisi economica che ha colpito l'Italia il padre, che nel frattempo si era risposato e ha avuto altri tre figli con la sua nuova compagna, non è riuscito a far fronte al versamento di 300 euro al mese (poi maggiorati a 400) e si è trovato sul banco degli imputati. L'ex moglie, infatti, non ha accettato le pizze dell’ex marito e lo ha denunciato. Così il cinquantenne padovano di Villafranca, si è trovato a giudizio con l’accusa di aver omesso di corrispondere l'assegno di mantenimento a favore della figlia. Ebbene, il giudice monocratico del tribunale penale di Padova, dr.ssa Chiara Bitozzi, ha assolto il pizzaiolo, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, ritenendo che “l’affermazione di responsabilità penale per la condotta omissiva non può prescindere dalla valutazione anche dell’effettiva possibilità dell’obbligato a provvedere alla corresponsione dei mezzi di sussistenza, giacché l’inadempimento incolpevole comporta l’insussistenza del reato”. L’uomo non poteva pagare, avendo perfino offerto le pizze per far fronte ai suoi obblighi.