E' successo ancora! Studentessa statunitense di 21 anni muore dopo uno shock allergico durante una vacanza in Italia
Un panino in un ristorante vegano avrebbe scatenato una reazione fatale. Lo Sportello dei Diritti: “Ogni anno in Italia ancora circa 40 casi fatali di shock, ecco cosa sono le allergie alimentari e come riconoscerle”

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Una studentessa americana è morta a Roma mercoledì pomeriggio dopo aver subito uno shock allergico. La giovane aveva mangiato un panino in un ristorante vegano nel quartiere Casilino. La 21enne si sarebbe sentita male mentre era ancora nel ristorante. Ha poi fatto ritorno al suo vicino alloggio sulla via Casilina, dove alla fine si è accasciata. I suoi coinquilini, anch'essi studenti statunitensi, hanno immediatamente cercato di aiutarla con del cortisone. Nonostante il loro aiuto e gli sforzi dei medici di emergenza, la giovane è morta sul posto. Le autorità italiane hanno aperto un'inchiesta, al centro della quale c'è la questione se la barriera linguistica tra la studentessa e il personale del ristorante possa aver portato a un malinteso fatale. A quanto pare, il panino conteneva anacardi, a cui la ragazza era allergica. Il tragico caso ricorda un incidente simile avvenuto nell'ottobre 2024, quando una ragazza di 14 anni del Regno Unito morì per uno shock allergico dopo aver mangiato arachidi in una pizzeria romana. Di allergia alimentare, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è affetto il 2 - 4% della popolazione adulta e il 6 - 8% dei bambini nei primi anni di vita. Si tratta di una reazione immunologica verso proteine alimentari normalmente tollerate, chiamate allergeni. Coinvolge le IgE, anticorpi specifici della reazione allergica, e può presentarsi con sintomi lievi o gravi. Lo shock anafilattico è la più grave delle reazioni allergiche: è rapida e in pochi minuti può portare al decesso. Avviene perché l’organismo entra in contatto con l’allergene, che può essere una proteina alimentare. Gli anticorpi specifici lo riconoscono e attivano una reazione con sintomi caratteristici, orticaria e prurito, che si associano a manifestazioni in altri organi e apparati, come insufficienza respiratoria, rinite ostruttiva, sintomi gastro intestinali, vomito e diarrea. Nei casi più gravi coinvolge anche il sistema cardiocircolatorio. L’anafilassi avviene proprio perché sono coinvolti più apparati e sistemi. Può essere mortale se l’insufficienza respiratoria non viene trattata o risolta o se la pressione scende talmente che il cuore non riesce più a effettuare il pompaggio del sangue. Per questo è importante posizionare il paziente in posizione supina. I sintomi che devono mettere in allarme sono il prurito, ai palmi delle mani e dei piedi o ai genitali, l’orticaria, l’abbassamento della pressione, le vertigini e il senso di svenimento, l’edema della glottide e l’impossibilità a respirare. Sono sintomi che si possono verificare rapidamente. Dal 2014 il regolamento impone ai ristoratori di segnalare gli allergeni nel menu, ma spesso questo obbligo viene ancora trascurato, e non se ne comprendono la portata e l’importanza. Purtroppo molti non hanno ancora la consapevolezza di quanto si possa mettere a rischio la salute dei clienti. Per i ristoratori, non segnalare correttamente la presenza di un allergene può avere ripercussioni legali con sanzioni, ma casi come quello in esame ricadono nel diritto penale. Per un paziente molto sensibile, possono bastare piccolissime quantità a rappresentare un pericolo.