Eni e Shell accusate di corruzione in Nigeria. Le compagnie petrolifere si sono dichiarate innocenti
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L'alta corte di Abuja, capitale della Nigeria, ha aperto un fascicolo per corruzione che coinvolge la Shell e alcuni funzionari della filiale Agip dell'Eni per la vendita per oltre 1,1 miliardi di dollari di uno dei più ricchi blocchi dell'Africa. Secondo l'accusa le società avrebbero pagato 800 milioni agli ex ministri del petrolio, Dan Etete, e della giustizia, Mohammed Bello Adoke, e al businessman Aliyu Abubakar per la licenza Opl 245, mentre al governo nigeriano sarebbero andati solo 210 milioni di dollari. Le compagnie petrolifere si sono dichiarate innocenti, spiegando che il pagamento è stato effettuato su un conto del governo nigeriano. Nello specifico, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, secondo varie fonti locali che citano documenti giudiziari, la Economic and Financial Crimes Commission (EFCC) ha denunciato 11 persone di “official corruption”.