Europa ufficialmente contro la circoncisione religiosa. Pronta la reazione di Israele che ha condannato la risoluzione. Tra libertà religiosa e tutela dell'integrità fisica quale scelta?
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Israele venerdì scorso ha condannato una risoluzione del Consiglio d&\#39;Europa che ha definito la circoncisione dei ragazzi, per motivi religiosi, praticati nel giudaismo e l&\#39;islam, come una "violazione dell&\#39;integrità fisica".
Il portavoce del Ministero degli esteri israeliano in una dichiarazione ha detto che "Israele invita il Consiglio a rivedere immediatamente questa risoluzione".
L&\#39;Assemblea parlamentare del Consiglio d&\#39;Europa ha adottato martedì scorso (78 voti a favore, 13 contro, 15 astensioni) una risoluzione invitando gli Stati membri a prendere misure contro "violazioni dell&\#39;integrità fisica dei bambini". E ha esplicitato di "condannare pubblicamente le pratiche dannose come la mutilazione genitale femminile e adottare la legislazione che le vieta", nonché " definire chiaramente le condizioni mediche, salute e gli altri a rispettare in materia di pratiche che sono oggi ampiamente utilizzate in alcune comunità religiose, come la circoncisione, medicalmente ingiustificate, su giovani ragazzi".
Nel ricordare che la circoncisione è un&\#39;antica tradizione nell&\#39;ebraismo, islam e di una parte del cristianesimo, il Ministero affari esteri israeliano ha affermato che questo provvedimento "alimenta tendenze razziste e odio in Europa". Ed ha precisato che "Qualsiasi confronto di questa tradizione con la pratica barbarica e condannabile delle mutilazioni genitali femminili è al meglio una profonda ignoranza e alla diffamazione peggiore e l&\#39;odio anti-religioso", enfatizzando i benefici medici scientificamente riconosciuti alla circoncisione.
La risoluzione consiglia di "adottare disposizioni giuridiche specifiche per determinati interventi e pratiche affinché non vengono effettuate fino a quando un bambino non sia nell’età giusta per essere consultato". Tra gli ebrei e i musulmani, la circoncisione è generalmente praticata nella settimana dopo la nascita.
Per Giovanni D&\#39;Agata, fondatore dello “Sportello dei Diritti” la risoluzione in questione pone seri problemi in ordine alla scelta se prediligere le libertà, quale quella religiosa e la tutela dell’integrità fisica e morali specie quando si tratta di bambini.