Farina di farro integrale richiamata per soia non dichiarata in etichetta

gravi rischi per allergici e intolleranti. La segnalazione del ministero della Salute

Farina di farro integrale richiamata per soia non dichiarata in etichetta

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Salute sempre più a rischio fra gli scaffali dei supermercati. Continuano le allerte alimentari per prodotti potenzialmente pericolosi. L’ultima è quella di oggi segnalata dal ministero della Salute che ha diffuso il richiamo di un lotto di farina di farro integrale richiamata per soia non dichiarata in etichetta a marchio ‘"LO CONTE" per la presenza dell’allergene soia non dichiarato in etichetta. Il prodotto interessato è venduto in confezioni da 400 grammi con il lotto di produzione 18339 con scadenza 31/12/2020. La farina richiamata è stata prodotta da IPAFOOD srl nello stabilimento di viale Taverna Annibale, a Frigento. Errori e disattenzione nella fase del confezionamento alla base della decisione. Presa immediatamente alla prima segnalazione perché l’etichetta non forniva le esatte indicazioni al consumatore. Ovvero non erano riportato un ingrediente invece presenti all’interno della confezione: soia che potrebbe nuocere gravemente alle persone allergiche e intolleranti a questa sostanza. La sensibilità a questi allergeni porta a sintomi abbastanza gravi come difficoltà respiratoria, fiato corto, asma, tosse. I sintomi che potrebbero essere scatenati in caso di allergia includono prurito e gonfiore a labbra, palato e gola, nausea o vomito, crampi e gonfiori addominali, diarrea, flatulenza, orticaria, difficoltà respiratorie e mal di testa. In caso di reazione allergica grave si può avere a che fare con uno shock anafilattico, situazione caratterizzata da seri problemi respiratori e brusche cadute di pressione che può portare anche alla perdita di coscienza. Nel caso in cui compaiano sintomi di questo tipo è importante cercare subito l’aiuto di un medico.Da un punto di vista sanitario si tratta di una non conformità con un elevato indice di rischio per gli allergici o colori i quali presentano un’intolleranza alla soia. Si raccomanda ai soggetti allergici alla soia, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, di non consumare il prodotto richiamato e di riportarlo al punto vendita di acquisto per il rimborso. La farina è del tutto sicura per i consumatori che non soffrono di allergia alla soia.

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