Farmaci difettosi. Nuova allarme dell'AIFA: ritiro dal commercio di lotti del farmaco " CLEXANE 4000 UI siringhe prerempite " della SANOFI AVENTIS SpA per presenza di un contaminante nelle siringhe
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Oggi l'ennesimo allarme sulla sicurezza dei farmaci è dilagato in tutta Italia. L'Agenzia Italiana per il Farmaco ha allertato dei Carabinieri del Nas si sono presentati nei depositi farmaceutici e nelle farmacie di tutta Italia per verificare l'avvenuto ritiro dal mercato del medicinale " CLEXANE 4000 UI siringhe prerempite ", un farmaco per la profilassi della trombosi venosa profonda (TVP) in chirurgia generale, in chirurgia ortopedica ed in pazienti non chirurgici allettati e a rischio di TVP.
- Trattamento della trombosi venosa profonda con o senza embolia polmonare.
- Trattamento dell'angina instabile e dell'infarto del miocardio non-Q in associazione con acido acetilsalicilico.
- Prevenzione della coagulazione in corso di emodialisi.
Il provvedimento è stato adottato dall'Agenzia italiana del farmaco per la presenza di un contaminante in due siringhe.
Un comunicato dell'AIFA, l'Agenzia Italiana per il Farmaco è eloquente nel precisare che:
" A seguito della comunicazione della ditta, concernente presenza di un contaminante in due
siringhe, si comunica, ai sensi de|l'art. 70 del D. ,L.vo n° 219/2006 e per la motivazione sopra
evidenziata, il ritiro del medicinale "CLEXANE 4000 UI siringhe prerempite", AIC n. 026966046,
lotti n. 4LA96 scad. n. 01/2017, 4I.A72 scad. 01/2017 e n. 4LA64 scad. 02/2017, della ditta SANOFI AVENTIS SpA sita in Milano, viale Luigi Bodio, 37b, Resta inteso che, nelle more del ritiro, i lotti dei medicinale_ sopra riportati non potranno essere utilizzati. I
La ditta Sanofi Aventis dovrà assicurare l'attivazione del ritiro entro 48 ore dalia ricezione della
presente comunicazione.
Il Comando Carabinieri perla Tutela della Salute è invitato a verificare |'avvenuto ritiro e,- in caso di mancato adempimento da parte della ditta interessata, procederà al sequestro dei lotti del
medicinale. ".
In virtù di tale comunicazione, Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", invita i pazienti a non utilizzare il dispositivo in questione riferito ai lotti di cui al comunicato istituzionale.