Germania, batterio Listeria nel vitello tonnato italiano, scatta il ritiro
Nel prodotto italiano venduto dai supermercati EDEKA è stata rilevata la presenza di batteri del genere listeria. In Italia "Attenzione alta", in due anni 3 morti e 66 casi
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Allerta listeria nel vitello tonnato italiano venduto da EDEKA: l’Ufficio federale della sicurezza alimentare tedesco ha informato il RASFF (https://www.lebensmittelwarnung.de/bvl-lmw-de/detail/lebensmittel/92290) che in un prodotto italiano durante un controllo interno, è stata rilevata la presenza di batteri patogeni del genere listeria. Immediato il ritiro dei prodotti dalla catena di supermercati tedeschi EDEKA. L’Ufficio federale della sicurezza alimentare raccomanda di non consumare la confezione da 150 grammi da consumarsi preferibilmente entro l’01/07/2023 EAN 4311501792575, nel frattempo ritirato dagli scaffali che ha permesso di verificare che l’alimento è stato prodotto o confezionato in Italia. Il distributore in Germania del prodotto incriminato è “Piatti Freschi Italia” con sede legale via Fratelli Bandiera,12 a Trezzo sull’Adda in provincia di Milano. Le persone immunocompetenti, stando alla nota pubblicata il 02/06/2023, rischiano al massimo una lieve infezione, in quelle immunodepresse possono invece svilupparsi sintomi gravi, a volte letali; durante la gravidanza la listeriosi può provocare aborto spontaneo, setticemia o meningite neonatale. L’allarme riguarda per adesso la Germania tuttavia il prodotto è importato dall’Italia, bisogna quindi verificarne la presenza nei supermercati del nostro paese. La segnalazione del 2 giugno 2023, rileva Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, è stata diffusa attraverso il sistema di allerta europeo RASFF, pertanto tutti i Paesi interessati si sono attivarti immediatamente per verificare che il produttore abbia ritirato il vitello tonnato dagli scaffali di tutti i punti vendita, informando i consumatori. Ricordiamo che in Italia, la sorveglianza del ceppo del batterio listeria è iniziata nel 2020 “a seguito di una serie di casi che si sono verificati in molte regioni e che sono stati identificati perché i pazienti avevano chiesto assistenza medica: solo una parte di questi ha richiesto il ricovero” e riguarda i decessi che sono “avvenuti a Dicembre del 2021, marzo 2022 e giugno 2022, come precisa il ministero della Salute, in Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna e tutti hanno riguardato persone immuno compromesse o particolarmente fragili.