Grande tartaruga marina del peso di 200 kg circa morta in spiaggia a San Cataldo in Puglia
A darne notizia con rammarico l'associazione “Sportello dei Diritti”
Dettagli della notizia
Lecce - È stata ritrovata la carcassa di una grande tartaruga marina, della specie una caretta caretta, sulla spiaggia del Lido Polizia di Stato a San Cataldo (Lecce). A darne notizia all’associazione naturalistica “Sportello dei Diritti”. A segnalarci stamani la presenza della tartaruga priva di vita in riva al mare è stata un noto ambientalista, Massimiliano Notarnicola che si è imbattuto nell’animale di un 1,40 cm e del peso di almeno 200 kg spiaggiato durante la passeggiata sulla spiaggia. Tuttavia, tiene a precisare il portavoce dell'Associazione di Volontariato Guardia Rurale Ausiliaria Provinciale Lecce N.O.G.R.A. (Nucleo Operativo Guardia Rurale Ausiliaria) che la caretta caretta è stata rinvenuta a San Cataldo da una loro pattuglia nelle prime ore del 18 dicembre e che dopo averla messa in sicurezza tirandola a secco segnalandola con nastro bicolore ha avvisato le autorità competenti. Il ritrovamento lo abbiamo segnalato prontamente ai carabinieri forestali e quindi alla Capitaneria di San Cataldo che avvieranno le procedure previste in questi casi, ovvero sia quelle di carattere igienico-sanitarie sia per le eventuali analisi autoptiche. Della tartaruga ha anche inviato foto poi pubblicata su Facebook. Per Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, seppure è un fatto triste quello della tartaruga ritrovata al lido della Polizia di Stato di San Cataldo, i resti dell’animale potranno fornire comunque informazioni importanti ai centri di ricerca per la conservazione della fauna marina della Puglia. E’ noto che le tartarughe nell’arco della loro vita vanno incontro a tanti pericoli che determinano un alto tasso di mortalità quali come quello occorso all’esemplare del lido di San Cataldo, le collisioni con le eliche di imbarcazioni che possono causare profonde ferite del carapace o le amputazioni degli arti, la pesca accidentale, le plastiche che vengono ingerite perché scambiate per meduse che possono provocare ostruzioni nell’esofago o nell’intestino da cui deriva un grave deperimento e la morte dell’animale.