I migranti subiscono "trattamenti disumani" da parte delle guardie di frontiera

Lo rivela un rapporto del Consiglio d'Europa. Lo Sportello dei Diritti: “Sulla questione venga aperta un’inchiesta approfondita”

I migranti subiscono "trattamenti disumani" da parte delle guardie di frontiera

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Il Consiglio d'Europa ha denunciato il trattamento riservato ai migranti alle frontiere da parte delle autorità degli Stati membri, affermando che molti di loro sono stati presi a pugni e schiaffi. Secondo un rapporto annuale del Comitato per la prevenzione della tortura (CPT) del Consiglio d'Europa, i migranti alle frontiere esterne dell'UE sono stati maltrattati, citando la violenza fisica come uno dei modi utilizzati dalle autorità per respingere i migranti dalle frontiere. Il rapporto ha evidenziato numerose accuse di maltrattamenti ai confini degli Stati membri, con pratiche di respingimento segnalate lungo le rotte terrestri e marittime nei Balcani, nel Mediterraneo e ai confini orientali. “Sono state impiegate anche altre forme di trattamento inumano e degradante, come sparare proiettili vicino ai corpi delle persone mentre giacevano a terra, spingendole nei fiumi (a volte con le mani ancora legate)”, osserva il rapporto. Prove di maltrattamento dei migranti raccolte dal CPT studiando registri informativi, filmati e fotografie, che rivelano che gli agenti hanno ordinato ai migranti di togliersi i vestiti e li hanno costretti a camminare a piedi nudi. Secondo quanto riferito, alcuni migranti avevano segni di morsi di cane sui loro corpi. Il capo del CPT, Alan Mitchell, ha criticato i metodi di prevenzione della migrazione dei paesi europei, affermando che i respingimenti sono inaccettabili e devono finire. Ha inoltre esortato i suoi 46 Stati membri a fornire ai migranti adeguate valutazioni mediche e consentire loro di richiedere asilo. L'Alta Commissione delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR) ha rivelato che più di cinque milioni di persone sono arrivate in Europa nel 2016, segnando uno dei flussi migratori più gravi nella zona. Migliaia di migranti sono stati uccisi o sono scomparsi durante il loro viaggio per raggiungere l'UE dal 2015. Questa pratica di attraversare illegalmente il confine verso l'UE è diventata più comune negli ultimi anni, poiché l'Agenzia della guardia di frontiera dell'UE, Frontex, ha rivelato che il numero di migranti in arrivo è raddoppiato, raggiungendo i 330.000. Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, condanna questi metodi disumani e degradanti, vergogna per la civiltà e chiede che sulla questione venga aperta un’inchiesta approfondita.

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