I prodotti che lisciano i capelli sono nocivi alla salute, contengono Formaldeide
Devastanti i danni collaterali sia per i parrucchieri che clienti. La FDA propone una legge per vietarli negli USA
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Clienti e parrucchieri, tutti sono a rischio. La Food and Drug Administration (FDA), l’ente che negli Stati Uniti si occupa di approvare e controllare l’affidabilità degli alimenti e dei farmaci, ha presentato una proposta di legge che entrerebbe in vigore ad aprile 2024, per vietare alcuni prodotti per stiratura dei capelli che sono stati riconosciuti fra le cause di gravi patologie. Non ci sono distinzioni: a subirne le conseguenze sono sia i parrucchieri che somministrano il trattamento sia i clienti che lo richiedono. Ma a essere più a rischio sono soprattutto le persone afroamericane che ne fanno un uso molto frequente. All’interno di questi prodotti utilizzati nei trattamenti liscianti sono stati trovati formaldeide o agenti chimici che rilasciano questo elemento tossico come formalina, glicole metilenico, mercurio e tutti i loro derivati, per cambiare la struttura dei capelli, da crespi o ricci a lisci come spaghetti. Purtroppo i danni collaterali sono devastanti. A breve termine, possono causare irritazione degli occhi e della gola, tosse, respiro affannoso o dolore al petto. I problemi cronici o a lungo termine includono frequenti mal di testa, asma, irritazione della pelle e reazioni allergiche. Ma soprattutto provocano il cancro alla mammella, alle ovaie o leucemie. In realtà, questa proposta non è nuova. Già nel 2011 Environmental Working Group aveva presentato una petizione per vietare l’uso di formaldeide. Nel 2019, International Journal of Cancer, rileva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, aveva pubblicato una ricerca per spiegare il nesso fra questi prodotti e le cause del cancro al seno. Poi nel 2022, era stata ripresa e confermata da uno studio del National Institute of Health che dimostra che le donne che trattano i capelli usando formaldeide sono più a rischio, e fra queste quelle più colpite sono le afroamericane. Infine, lo scorso marzo le repubblicane Ayanna Pressley e Shontel Brown, rappresentanti alla Camera rispettivamente per Massachusetts e Ohio, con una lettera, hanno invitato la FDA a cominciare a investigare. In seguito alla notizia della proposta di legge, Pressley ha scritto in un comunicato stampa che questa “è una vittoria per la salute pubblica, soprattutto per la salute delle donne nere, che sono messe a rischio in modo sproporzionato da questi prodotti a causa del razzismo sistemico e del sentimento anti-capelli neri”.