"Il buio sotto la divisa: morti misteriose tra i servitori dello Stato"
ottobre alle ore 21:00 presso il centro culturale di Locca - Ledro.
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Sabato 8 ottobre ad ore 21:00 presso la sala del Centro Culturale di Locca a Ledro si terrà un incontro aperto a tutta la cittadinanza dal titolo «Il buio sotto la divisa: morti misteriose tra i servitori dello stato» tratto dal libro dell’autrice-giornalista Sara Lucaroni che verrà presentato durante la serata.
Durante l’incontro verrà approfondito il tema del suicidio nelle forze dell'ordine. Si cercherà di inquadrare questo triste fenomeno, prendendo spunto dal libro di Sara Lucaroni pubblicato a seguito dell’omonima inchiesta condotta dall’autrice nel 2019 per l’Espresso.
La pubblicazione racconta di sei storie di servitori dello Stato che si sono tolti la vita in circostanze misteriose o collegate a situazioni particolari.
L’autrice nel suo libro scrive: «Ogni giorno in Italia la vita di questi servitori dello Stato si intreccia con i grandi fatti di cronaca del paese o con il quotidiano, spesso altrettanto difficile: alcuni di loro scelgono di non farcela e il loro suicidio diventa quasi subito un numero dentro un fenomeno complesso e sfumato, di cui neanche lo Stato vuole parlare.
«Ma dietro quei numeri ci sono storie dolorose e straordinarie come quella di Bruno Fortunato, il poliziotto che arrestò Nadia Desdemona Lioce decretando la fine delle Nuove Brigate Rosse.
«Quella di Fedele Conti, il capitano della Guardia di Finanza che tra i primi indagò gli intrecci tra politica e affari a Fondi, sul litorale laziale.
«E quella di Daniele Da Col, ispettore della Polizia Municipale di Firenze la cui vicenda ha fatto nascere una delle prime associazioni che combattono il mobbing.
«Storie e drammi privati e collettivi, spesso dai contorni misteriosi, che non possono essere ignorati.»L’argomento in discussione avrà lo scopo di fornire degli spunti di riflessione profonda sul fenomeno, sul ruolo del cittadino nel suo dialogo quotidiano con i servitori dello Stato e su quanto lo Stato stia o non stia facendo per tutelare i suoi uomini.Ospiti della serata saranno Sara Lucaroni giornalista collaboratrice di Avvenire, dell’Espresso e corrispondente dall'Iran-Iraq; l’illustre prof. Alessandro Meluzzi, psichiatra consulente forense; Maria Tuzi, figlia di Santino Tuzi, brigadiere dei carabinieri morto suicida nel 2008 dopo che qualche giorno prima aveva rilasciato delle dichiarazioni inerenti su l'omicidio della diciottenne Serena Mollicone, commesso il 1° giugno 2001 ad Arce (FR), caso rimasto irrisolto.
Interverrà l'onorevole uscente Cristian Romaniello, che illustrerà le iniziative che sono state prese negli ultimi anni a livello politico per contenere il fenomeno dei suicidi.
Tra le più importanti parlerà della task force istituita dal Viminale proprio per studiare e intervenire su questa problematica.
Con l’occasione il Generale Luciano Garofano presenterà il suo ultimo libro «Il giallo di Marina».
«La storia di una brillante imprenditrice parmigiana che una mattina viene trovata morta con una profonda ferita al collo. L'indagine viene affidata ai Carabinieri di Parma e tutti i rilievi e le indagini tecnico-scientifiche sono eseguiti dagli esperti del Ris.
«Tutto sembra indirizzarsi verso un femminicidio per il quale viene indagato un ex di Marina, sul quale convergono tutti gli indizi.
«Nel Ris, però, non tutti concordano sulla responsabilità dell'uomo. I malumori all'interno dell'Arma e le divergenze con il Pubblico ministero non creano i presupposti migliori per un'indagine complessa e delicata…»A condurre la serata Cristina Sartori, grafologa Forense e consulente investigativa, alla quale abbiamo chiesto cosa la spinta ad accendere i riflettori su questo fenomeno per il quale le stesse Istituzioni ne parlano con prudenza e quasi mai in maniera approfondita.
«Sono da sempre attenta al tema del suicidio, piaga troppo spesso nascosta e taciuta da una società che talvolta stritola senza lasciare scampo.»
«Dopo anni di convegni organizzati e partecipati su diversi temi ad alto impatto sociale (violenza di genere, bullismo e cyberbullismo, affido minorile...), è stato naturale approdare in anche questa tematica omertosa di suicidi all'interno delle forze dell'ordine.
«Da cittadina, consapevole della doppia incidenza del fenomeno, in queste categorie di lavoratori rispetto al resto della popolazione, sono colpita, sgomenta e preoccupata per questi uomini e queste donne, che grazie al loro lavoro permettono a me e a tutti noi di condurre in sicurezza la nostra esistenza.
«Non posso sopportare che vivano nel disagio, spesso, legato al proprio lavoro, ai ritmi, allo stress, all'imperversante mentalità maschilista presente in alcuni ambienti e talvolta a fatti di stretta attualità con i quali le loro vite si intrecciano.»
«Quei servitori dello Stato possono essere mio marito o mia moglie, mio fratello o mia sorella, un amico o un'amica e non si può, non si deve, voltare lo sguardo dall'altra parte.
«Mi sono chiesta cosa può fare il comune cittadino per rendere meno difficile il loro operare quotidiano, in cosa possiamo contribuire, su cosa dobbiamo soffermarci a riflettere. Mi sono chiesta poi, che cosa lo Stato stia facendo, ammesso che lo stia facendo, per capire e intervenire su questo problema.
«Da queste riflessioni nasce questa coraggiosa serata che si snoderà in una sorta di viaggio a più tappe. dove ad ogni tappa. corrisponde un argomento, un mattoncino. Parleremo di suicidio, di suicidi misteriosi tra i servitori dei Stato argomentando il libro della Lucaroni.
«Affronteremo il suicidio di Santino Tuzi la cui vicenda umana e professionale si era intrecciata con quella della povera Serena Mollicone e infine, concluderemo la serata, chiedendo allo Stato di cui questi agenti sono servitori cosa sta facendo per tutelarli e, in logica conseguenza, tutelarci.
«Colgo l’occasione per ringraziare gli sponsor che hanno reso possibile questa serata che sono la Tipografia Bartoli, l’albergo alla Costa, l’hotel Garden, il bar di Ledro Barusse Lounge, Bommartini broker assicurazioni Arco e la libreria Colibrì di Riva del Garda.»L’incontro, con ingresso libero, è organizzato da Cristina Sartori in collaborazione con l'osservatorio giuridico italiano e con lo studio di un ingegnere forense Ivan Paduano. Per informazioni 328-5472009.