Il nuovo reparto di Emodinamica è pronto da tempo, ma gli ammalati dormono ancora con i cartoni sulle reti. Il trasferimento è bloccato perché si attende la gara per l’acquisto dei nuovi letti.
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Medici, infermieri e operatori sono sfiduciati. Dopo oltre due anni di vicissitudini con le ditte che dovevano ristrutturare i locali al piano terra (una ditta è fallita, un’altra attraversa un periodo di crisi), finalmente a maggio scorso un’intera ala dell’ospedale al piano terra è stata ristrutturata e avrebbe dovuto ospitare il reparto di Emodinamica.
Invece si va avanti con le reti dei letti incurvate e rese rigide da alcuni cartoni che il personale ha posizionato sotto il materasso per evitare ulteriori sofferenze ai pazienti.
La denuncia arriva dal “Centro per il Diritto alla Salute” che ha segnalato più volte la situazione da «ospedale da campo» e di grave disagio alla direzione della Asl, purtroppo senza successo.
Oggi Cardiologia interventistica ed Emodinamica sono costrette ad operare su due piani differenti del “Vito Fazzi”. Al 6° piano le stanze di degenza: 16 posti letto che spesso diventano 18 e anche 20. Al 1° piano invece i collaboratori del dottore Montinaro gestiscono la Sala Angiografica e i Laboratori dove si fanno diagnosi e terapie.
Il «sogno» di medici e operatori è di riunire il reparto su un unico piano. Si dovrebbe iniziare dalle degenze e, a seguire, le sale diagnostiche e i laboratori.
Un trasferimento molto atteso che consentirebbe alla Cardiologia, che soffre da anni di carenza di spazi, di allargarsi su tutta l’ala del 1° piano, nei locali lasciati liberi dagli ambulatori di Emodinamica.