Infortuni sul lavoro: processo Eternit, la Regione Piemonte chiede 69 milioni per danno patrimoniale
Sono iniziate a Torino le repliche delle quasi seimila parti civili al processo contro i due dirigenti della multinazionale, imputati per disastro ambientale doloso e omissione volontaria di cautele sui luoghi di lavoro. Per ora è questo il risarcimento più cospicuo
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Un maxirisarcimento di 69 milioni di euro, è questa la richiesta di danno patrimoniale avanzata oggi dalla Regione Piemonte nel processo a due dirigenti della Eternit, Stephan Schmidheiny, miliardario svizzero di 64 anni, e Louis de Cartier, barone belga di 89 anni. Entrambi imputati nel processo per disastro ambientale doloso e omissione volontaria di cautele sui luoghi di lavoro, relativamente agli stabilimenti italiani della multinazionale dell'amianto Eternit. Questa mattina a Torino hanno, infatti, preso il via le repliche in aula delle quasi seimila parti civili.
L'avvocato della Regione Piemonte, Cosimo Maggiore, ha spiegato che 60 milioni di euro è la quantificazione dei costi per le bonifiche fatte dall'ente dal '99, e per quelle previste nei prossimi 20 anni, nell'area di Casale Monferrato (Al) dove si trovava lo stabilimento più grande in Italia della Eternit, e nell'era di Cavagnolo (To). Altri 9 milioni di euro è la cifra calcolata dalla Regione per le spese relative alle cure sanitarie dei malati per amianto e patologie connesse. Il danno d'immagine, invece, sarà quantificato dalla Corte. Quello della Regione è, al momento, il più cospicuo risarcimento richiesto dalle parti civili del maxi-processo, il più grande d'Europa per inquinamento, morti e patologie connessi all'amianto. Le richieste delle parti civili dovrebbero concludersi martedì prossimo mentre dopo la pausa estiva parleranno le difese. Al termine dell'ultima udienza il pubblico ministero, Raffaele Guariniello, aveva chiesto una condanna a vent'anni per ognuno dei due dirigenti della Eternit.