Inglese, 18 anni, aggredita da un coccodrillo, un eroico amico la salva prendendo a pugni l’animale
Amelie Osborn-Smith, stava facendo rafting in Zambia quando il terrificante attacco ha avuto luogo nel fiume Zambesi. La storia la racconta il Mirror. Amelie, su consiglio di una guida locale non molto preparata, decide di fare un bagno nel fiume sotto la cascata
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L’esperienza che ha vissuto una ragazza avventurosa è di quelle che restano nella mente e negli occhi per sempre. Amelie ha una profonda ferita di venti centimetri sulla gamba, in attesa di essere operata, segno di come è sopravvissuta all’attacco di un coccodrillo, proprio grazie a un eroico amico. L'adolescente, che stava viaggiando durante il suo anno sabbatico, si trovava in vacanza in Zambia. La storia la racconta il Daily Mail. Amelie, su consiglio di una guida locale non molto preparata, decide di fare un bagno nel fiume Zambesi. Come racconta il padre di Amelie, Brent Osborn-Smith, 60 anni, è bastato mettere una gamba fuori dal bordo della barca su cui era seduta perché Amelie ne avvistasse uno e iniziasse a gridare. Troppo tardi. Dopo pochi secondi il suo corpo galleggiava sull’acqua a faccia in giù e l’animale continuava a braccarla. Ecco che un amico non resiste, non può vedere la compagna morire, e come racconta a The Sun la mamma, la baronessa Veronika von Pfetten-Arnbach, si tuffa e inizia a prendere a pugni l’animale. E vince. Gli amici presenti sono stati in grado di riportare Amelie sulla barca e hanno chiesto assistenza medica. Dopo essere stata trasportata in aereo, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è in ospedale per essere operata e per avere delle cure adeguate e definitive, ma ovviamente con un morso di coccodrillo c'è un enorme rischio di infezione e lei ha una gamba gravemente ferita, una situazione piuttosto angosciante.