Italiana Hacking Team accusata dalle Nazioni Unite di aver venduto armi informatiche in Sudan
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L'azienda leader nazionali del mercato della Videosorveglianza Hacking Team, un’azienda milanese specializzata nello sviluppo e gestione di software per hackerare computer e smartphone e in questo modo intercettare le comunicazioni. è stata accusata di vendere le sue armi informatiche in Sudan. La notizia è trapelata dopo che degli hacker sconosciuti hanno fatto irruzione nella rete di Hacking Team e rubato centinaia di gigabyte di dati. Account Twitter hackerato e un file da oltre 400 Giga con email e documenti riservati messi online nella notte.. Alcune ore fa infatti qualcuno si è impossessato del profilo social dell’azienda italiana, che da Hacking Team è diventato Hacked Team, ovvero, da azienda che fa hacking a quella che viene hackerata. Dopodiché ha iniziato a pubblicare una serie di tweet: il primo riguarda un file molto corposo scaricabile via BitTorrent che conterrebbe molti documenti riservati della società. Gli altri sono una serie di immagini che riprendono alcune delle mail violate, a partire da quelle del Ceo David Vincenzetti.. Hacking Team, segnala Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, ha categoricamente negato queste accuse e ha sostenuto di non aver mai fatto affari con il Sudan. Tuttavia, è trapelato un foglio di una lista tra i paesi "non ufficialmente supportati" di Russia e Sudan. Christopher Soghoian della American Civil Liberties Union (ACLU) ha scritto su Twitter, dicendo che i documenti mostrano, ad un anno dall'inchiesta delle Nazioni Unite, l'ostruzionismo di Hacking Team con la vendita della loro tecnologia al Sudan. E-mail trapelata mostra anche la risposta ufficiale dell'ambasciatore italiano presso le Nazioni Unite a New York, Sebastiano Cardi, in cui di segnala alle Nazioni Unite che Hacking Team "attualmente non ha rapporti commerciali o di accordi che consentano al Sudan o a qualsiasi entità nel suo territorio di usare il software ". Il Sudan è attualmente sotto embargo di armi da parte delle Nazioni Unite, che vieta l'esportazione di "armi e materiali connessi" al paese.