La FDA vuole regolamentare la sigaretta elettronica per proteggere i giovani
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Mentre la sigaretta elettronica, nonostante i ripetuti richiami e richieste d'intervento si trova ancora in una zona grigia normativa in Italia ed in Europa, negli Stati Uniti la Food and Drug Administration (FDA), l'agenzia federale che si occupa della vigilanza alimentare e sui farmaci, propone un regolamento per la prima volta.
La FDA, pur riconoscendo che "allo stato attuale, non ha abbastanza dati sulle sigarette elettroniche e prodotti simili per determinare i loro effetti sulla salute pubblica" ha deciso di vietare la vendita ai minori e richiede ai produttori di dimostrare che il prodotto è meno rischioso per la salute rispetto al tabacco. Le aziende dovrebbero anche ottenere l'autorizzazione da parte della FDA per immettere i loro prodotti sul mercato.
Questo tipo di sigarette non potranno più essere vendute a persone sotto i 18 anni e le aziende non potranno più distribuire campioni gratuiti nell'ambito di promozioni. La FDA richiederà, inoltre, che l'etichettatura di questi prodotti dovrà indicare chiaramente il rischio e la composizione del prodotto.
Con questi nuovi regolamenti, i produttori non potranno più dire che le sigarette siano meno dannose rispetto alle sigarette tradizionali senza prove scientifiche.
Tuttavia, la FDA non impedirà la pubblicità per le sigaretta elettroniche e non vietarà l'uso di sapori e aromi.
L'agenzia statunitense ha avviato un periodo di consultazione pubblica di 75 giorni e poi le imprese dovranno adottare i nuovi regolamenti entro un periodo di due anni.
La sigaretta elettronica occupa un mercato di quasi 2 miliardi di dollari negli Stati Uniti, mentre quello delle sigarette tradizionali ha raggiunto 80 miliardi dollari.
I produttori di sigarette elettroniche sostengono che i loro prodotti contengono molte meno sostanze pericolose rispetto alle sigarette tradizionali.
Ma secondo un rapporto di un gruppo di parlamentari democratici eletti al Congresso, questi produttori beneficiano di un vuoto giuridico per promuovere i loro prodotti ai giovani. Secondo il senatore Richard Durbin, i produttori attraggono "occultamente la dipendenza da nicotina nei bambini". "Le nuove regole permetteranno un migliore controllo del prodotto", ha sottolineato il senatore.
Se anche nei liberali USA si è fatto questo passo avanti nel processo di regolamentazione di questo prodotto di massa i cui effetti non sono ancora noti a livello scientifico, è comunque evidente, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", che anche nel Vecchio Continente le istituzioni europee e nazionali debbano effettuare uno sprint normativo per colmare il vuoto che ancora sussiste nonostante la loro ampia diffusione ed il dibattito che ne è scaturito circa le possibili conseguenze dipendenti dal consumo.