La Settimana Europea delle Vaccinazioni e il Piano nazionale per l'Eliminazione del Morbillo e della Rosolia Congenita 2010-2015
L'Italia ha aderito alla sesta edizione della Settimana Europea delle Vaccinazioni (SEV) 2011, un'iniziativa dell'Ufficio Regionale Europeo dell'OMS, effettuata ogni anno dal 2005. Per una settimana, nel mese di aprile (23-30 aprile 2011), nei Paesi di tutta la Regione, sotto lo slogan comune "Prevenire, Proteggere, Immunizzare", si svolgono attività per informare e coinvolgere la popolazione e i professionisti sanitari sul tema.
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Nel corso della SEV verranno realizzate, in Italia, diverse iniziative nelle varie Regioni. Inoltre, il Ministero della Salute ha organizzato un evento tecnico-scientifico nazionale "Settimana Europea per le Vaccinazioni", indirizzato ai referenti nazionali e regionali delle istituzioni, società, associazioni, federazioni di operatori sanitari coinvolti nelle attività vaccinali, che si terrà il 4 maggio 2011. Tale evento, rivolto prevalentemente a operatori sanitari dei servizi vaccinali, pediatri, ginecologi e MMG, ha l'obiettivo di porsi come momento di sintesi e valutazione delle esperienze realizzate nel corso della SEV 2011, e degli elementi di maggiore criticità incontrati ai diversi livelli e da parte dei vari partner coinvolti.
Durante la settimana verrà data particolare rilevanza e diffusione al nuovo Piano nazionale per l'Eliminazione del Morbillo e della Rosolia congenita (PNEMoRc) 2010-2015 approvato dalla Conferenza Permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome (PA) di Trento e Bolzano nella seduta del 23 marzo 2011. Gli obiettivi del PNEMoRc, in accordo con gli obiettivi della Regione Europea dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), sono quelli di eliminare i casi di morbillo endemico, i casi di rosolia endemica e ridurre l'incidenza dei casi di rosolia congenita a <1 caso ogni 100.000 nati vivi, entro il 2015.
Sono passati otto anni dall'approvazione del primo Piano nazionale di eliminazione del morbillo e della rosolia congenita (2003). Da allora, sono stati compiuti importanti progressi, tra cui il miglioramento della copertura vaccinale per la prima dose di vaccino morbillo-parotite-rosolia (MPR) nei bambini entro 2 anni di età (dal 82,0% nel 2003 al 89,9% nel 2009 a livello nazionale), l'introduzione della somministrazione routinaria della seconda dose di vaccino MPR a 5-6 anni di età, e il miglioramento della sorveglianza di morbillo e rosolia congenita. Tuttavia, gli obiettivi di copertura vaccinale necessari per l'eliminazione di queste malattie non sono stati ancora raggiunti e continuano a verificarsi vaste epidemie di morbillo e casi di rosolia congenita nel nostro Paese. Lo stesso si è verificato in molti Stati Membri della Regione Europea e per questo, a settembre 2010, il Comitato Regionale dell'OMS per l'Europa aveva stabilito lo spostamento degli obiettivi di eliminazione di morbillo, rosolia e rosolia congenita dal 2010 al 2015.
Il morbillo è una malattia infettiva estremamente contagiosa. Per questo la sua eliminazione non è semplice e richiede coperture vaccinali elevatissime (?95%) con due dosi di vaccino MPR. Eppure eliminare il morbillo è tecnicamente possibile, e in molti Paesi questo obiettivo è già stato raggiunto: nella Regione delle Americhe nel 2002, per esempio, e in diversi Stati Membri della Regione Europea. I maggiori ostacoli alla sua eliminazione, quindi, non sono tecnici. Purtroppo il morbillo viene erroneamente considerato da molte persone come una malattia lieve, soprattutto nei Paesi industrializzati. Al contrario, è una malattia che può causare gravi complicanze come la polmonite, l'encefalite, la trombocitopenia, e anche il decesso, soprattutto nei bambini piccoli e negli adulti >20 anni. Inoltre, un importante criticità riguarda il bacino di persone suscettibili, soprattutto tra gli adolescenti e giovani adulti, che non hanno contratto la malattia durante l'infanzia e che non sono stati vaccinati E' questa la fascia di popolazione che ora sostiene maggiormente la circolazione dell'infezione in Italia.
Per quanto riguarda la rosolia, si tratta di una malattia che generalmente ha un decorso lieve ma se viene contratta durante le fasi iniziali della gravidanza, può causare morte fetale, aborto spontaneo e gravi malformazioni nel neonato (sindrome della rosolia congenita). Per questo, l'obiettivo principale dei programmi vaccinali contro la rosolia è quello di prevenire l'infezione in gravidanza e quindi i casi di rosolia congenita. Per prevenire la rosolia congenita, oltre a coperture vaccinali elevate nei bambini è indispensabile assicurare la vaccinazione delle donne ancora suscettibili in età fertile per colmare il vuoto di protezione lasciato dalla mancata vaccinazione da bambini. Ogni donna in età fertile dovrebbe verificare il proprio stato di suscettibilità nei confronti della rosolia, attraverso il rubeotest, e se suscettibile, vaccinarsi almeno un mese prima di avviare una gravidanza programmata, visto che il vaccino è controindicato durante la gravidanza. Anche la rosolia congenita è già stata eliminata da molti Paesi, come nelle Americhe e in varie nazioni europee. Il nuovo Piano nazionale di eliminazione delinea le strategie da mettere subito in atto per raggiungere gli obiettivi di eliminazione. In particolare, per quanto riguarda la comunicazione è fondamentale sensibilizzare la popolazione generale e gli operatori sanitari sull'importanza di prevenire queste malattie potenzialmente gravi che, vista la disponibilità di un vaccino sicuro ed efficace, non hanno motivo di continuare a verificarsi.
Al CNESPS dell'Istituto Superiore di Sanità il compito di sorvegliare l'andamento del morbillo e della rosolia congenita e in gravidanza e di monitorare periodicamente i risultati delle valutazioni regionali degli indicatori di processo e di risultato.
Per maggiori informazioni sulla Settimana Europea delle Vaccinazioni:
Ministero della Salute
Epicentro
Organizzazione Mondiale della Sanità
Per maggiori informazioni sul Piano nazionale per l'Eliminazione del Morbillo e della Rosolia congenita (PNEMoRc) 2010-2015
Ministero della Salute
La normativa sanitaria