Lady Diana, torna l'ipotesi omicidio. Fu l'ipnosi ad indurre l'autista, Henri Paul, a sbandare ed a schiantarsi ?
- Categoria: Notizie | Tutela dei Diritti e Sociale
- Data: 18.09.13
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A cinque anni dall’archiviazione della mega inchiesta sulla morte di Lady Diana, gli inquirenti sono entrati in possesso di nuovi elementi che potrebbero far riaprire l’inchiesta e dare una nuova chiave di lettura all’incidente stradale a Parigi che il 31 agosto 1997 provocò la morte della Principessa del Galles e del suo nuovo compagno Dodi al Fayed. Secondo quanto è emerso si no ad oggi, a provocare l’incidente fu un fascio di luce, forse semplicemente i fari di una macchina, rivolto contro l’auto su cui stava viaggiando Lady Diana. Il mezzo fu praticamente spinto a sbandare e il resto è cronaca. Le indagini ufficiali, lo ricordiamo, si erano concluse con la certezza che la morte di Lady Diana fu provocata dalla guida negligente dei veicoli che stavano seguendo l’auto su cui stavano viaggiando la Principessa e il compagno e dalla guida dello stesso autista, Henri Paul. Sulle cause dell&\#39;incidente, Giovanni D&\#39;Agata, fondatore dello “Sportello dei Diritti” lancia una nuova teoria su possibili infiltrazioni nell&\#39;incidente anche se sono state fatte numerose ipotesi e le inchieste hanno concluso che l&\#39;incidente fu scaturito dalla malevola condotta di Henri Paul, il guidatore, sotto uso di alcolici e psicofarmaci.: Henri Paul era sotto effetto ipnotico?
E’ pure provato che i servizi segreti hanno particolarmente a cuore l’ipnosi e che, in questo settore, hanno fatto passi da gigante. Su certi possibili usi criminali della particolarissima tecnica ne parla G. H. Estabrooks nel suo libro "Ipnotismo". L’autore è, come lui stesso scrive, un ipnotista che presta la sua opera nei laboratori militari Top Secret degli USA. Lì vengono condotti esperimenti segretissimi relativi, anche, all’applicazione dell’ipnosi in vasti settori politico-militari. Ecco la domanda che Estabrooks si pone nella sua opera: <<…(l’ipnotismo, nda) può essere usato per indurre qualcuno a commettere un delitto?>>. Il super esperto non ha dubbi al proposito e afferma: <<…la risposta è sì>>. Vengono i brividi. Un soggetto può essere portato in trance profonda, senza saperlo e anche contro la sua stessa volontà e, come è stato dimostrato, costretto ad uccidere o a suicidarsi. Durante lo stato di ipnosi tutto è possibile e il soggetto ipnotizzato non è che uno strumento, totalmente docile e remissivo, della volontà dell&\#39;ipnotizzatore: proprio come accade al sonnambulo. L&\#39;ordine da lui ricevuto sotto ipnosi ha agito al di sotto della coscienza: egli lo esegue, ma senza rendersi conto che la sua azione è stata eterodiretta; cercherà quindi di razionalizzare il proprio comportamento, adducendo per esso delle ragioni più o meno plausibili, anche se ben lontane dalla realtà.