L’albero di Natale davanti al Comune a Gallipoli è piantato nel cemento
Un pino ficcato in una tinozza senza terreno. E scoppia la polemica su Facebook Fasano (Gallipoli Futura): «Segno del degrado. È il trionfo della bruttezza»
Dettagli della notizia
L’albero di Natale sistemato di fronte a Palazzo Balsamo, sede del Consiglio comunale di Gallipoli, diviene pietra dello scandalo. Un pino piantato in una tinozza, con il tronco immerso dentro una colata di cemento, lascia esterrefatti i cittadini che postano commenti indignati su Facebook. A segnalare lo «scempio», con tanto di foto diffuse sul web, è il consigliere d’opposizione Flavio Fasano (Gallipoli Futura) che bolla l’iniziativa come un oltraggio al decoro, al buon gusto e soprattutto a madre natura per la rozzezza con cui la pianta è stata trattata. Una pessima cartolina per Gallipoli, importante realtà turistica anche perché giacimento di cultura. Un gesto figlio, se si vuole, di un degrado culturale strisciante che sfugge al controllo di chi dovrebbe vigilare affinché la bruttezza non prevalga sulla bellezza, urtando in modo così prepotente il senso comune. Una sensibilità incarnata da quei cittadini che ora chiedono di rimuovere lo «scempio». E’ il lato buono dei social, dove protesta civile avanza e l’albero che non fa radici nel cemento diventa metafora dell’incultura che non deve insinuarsi nel tessuto connettivo di una comunità.