Le mafie sono tra noi. Anche in Svizzera la polizia lancia l'allerta. Il narcotraffico è l'attività principale della "Ndrangheta"
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Neanche la storicamente "neutrale" Svizzera è al riparo dalla criminalità organizzata italiana. L’Ufficio federale di polizia (Fedpol), nel suo rapporto annuale, ha lanciato l'allarme secondo cui le mafie del Belpaese allungano pericolosamente i suoi tentacoli sulla Confederazione.
Nel report si legge testualmente che: “l'insediamento di organizzazioni mafiose nell'Italia settentrionale e in Svizzera presenta analogie inquietanti” e rappresenta “una minaccia reale per il nostro paese”. Ed ancora, sussistono indizi che anche la ‘Ndrangheta, organizzazione mafiosa di origine Calabrese, si sia insediata sul suolo elvetico con varie strutture relativamente autonome a livello operativo.
La Fedpol, peraltro arriva a non escludere che in futuro vengano perpetrati anche sul nostro territorio crimini violenti, fino ad oggi piuttosto rari, a causa delle tensioni interne dell'organizzazione criminale d'origine calabrese.
Per Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” si tratta di dichiarazioni inquietanti che non sono un buono "sponsor" per l'Italia, che dimostrano quanto sottolineano da anni chi è impegnato nell'antimafia, ossia che la criminalità organizzata dovrebbe essere combattuta con mezzi adeguati a partire dalle origini ossia nel Nostro Paese.